Nuova giunta: tutti “felici”, nessuno si smarca, ma ricompaiono i “numeri”

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CAMPOBASSO – Giunta regionale, il pellegrinaggio a palazzo Vitale per conoscere nomi e cognomi o capire le intenzioni del caso che comunque fra qualche giorno dovranno concretizzarsi con la carta di identità dei nominati, continua invano.

Stamane tutti a rapporto dal neo Governatore, tutti contenti di essere stati eletti, nessuna dichiarazione fuori dalle righe nel primo giorno di confronto con Roberti in attesa forse che qualcuno decida per loro.

Chi dei 13 dovrà fare l’assessore?

La composizione dell’esecutivo potrebbe partire addirittura con 3 elementi dei 5 previsti, si arriverebbe a tanto solo successivamente. Scelta che per ora ha manifestato qualche mal di pancia a consiglieri che hanno portato a casa grandi numeri dalle urne e che potrebbero entrare nella “regola” della discontinuità o cambiamento come vogliamo chiamarlo. Quindi per il momento vige un diplomatico attendismo, ognuno sta sulle sue e per il momento non si intromette su quelle che potrebbero essere  le vere conclusioni in arrivo fra qualche settimana, quando Roberti dovrà mettere in moto la macchina organizzativa della Regione assegnando le deleghe. Un passo importante per la prossima gestione della Regione insieme a una ridefinizione integrata dell’assetto dirigenziale della stessa. Comunque detto tanto, abbiamo annotato qualche mezza frase, detta e non detta, tra la “felicità” del primo giorno con Roberti, dove si fa cenno ai numeri elettorali. Un ticket, riteniamo, che potrebbe ostacolare il “cambiamento e discontinuità” osannato. E allora, a quanto pare, si è pensato di portare il “pallone” della partita che sta per giocarsi, a Roma.

E più che l’arbitro ad indicare i nomi, saranno i partiti che guidano la coalizione della maggioranza che ha vinto le elezioni. Inevitabile, purtroppo, come sempre. Il presidente della Giunta sarà, quindi, domani a Roma dove incontrerà probabilmente i responsabili degli Enti locali dei partiti di centrodestra e lì si ragionerà su chi avrà le prime magliette da titolare per scendere in campo. Si spera che non si sprechi troppo tempo per  fare tanto poiché la Regione ha una grossa palla al piede che è la sua contabilità e un disavanzo da paura, 500 milioni di euro tramandati negli anni, di cui 140 milioni di euro da smaltire in 10 anni, che sono rimasti in parte senza soluzioni adeguate alle reali possibilità di solvibilità dell’ente di via Genova. Roberti chiederà da subito l’allungamento dei tempi spalma debiti, ma come ti giri giri, 10 o 20 anni questo macigno spezza le spalle dell’Ente Regione e a caduta dei cittadini molisani, che ovviamente dovranno subire, obtorto collo, gli ovvi tagli  sui servizi o sulle infrastrutture.

il Direttore

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