CAMPOBASSO – L’ex Presidente della Regione Donato Toma ha rassegnato ieri, 11 luglio, le sue dimissioni dall’incarico di Commissario ad acta alla Sanità del Molise.
Una decisione irrevocabile. “Con effetto immediato” è scritto nella comunicazione al Consiglio dei Ministri.
Le dimissioni a seguito del parere negativo del Tavolo tecnico interministeriale (Sanità ed Economia, ndr) relativo al pagamento all’Asrem dell’extrabudget per le strutture sanitarie accreditate piccole. Escluse tra queste Neuromed e Gemelli Molise, che hanno contratti con la Regione e non con l’Azienda Sanitaria. Parere che, però, sostiene Toma, creerebbe diversità di trattamento tra strutture grandi e strutture piccole. Un atteggiamento che ritiene incoerente da parte del tavolo tecnico, e che non sembra disposto a tollerare.
Ebbene, questa sembra essere la volta buona, ma non la prima. C’era già stato un timido tentativo per l’ex governatore di lasciare l’incarico in Commissione, che già aveva un sapore di protesta. Era il lontano Marzo di questo anno, un’epoca fa dopo le elezioni del 25 e 26. Il contratto del dg Florenzano era appena scaduto, e al suo posto si era già insediata Evelina Gollo.
Poi il dietrofront, soltanto qualche giorno dopo, a seguito della telefonata di Tajani e l’incontro col Ministro Schillaci. “Non posso portare avanti un commissariamento non basato su un intervento politico” lamentava allora.
Una decisione spiazzante, quella di Toma. I pronostici erano per una sua permanenza nella carica, almeno fino ad una decisione del Governo dopo le Regionali. Si attende ora una nomina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
