Verso le regionali, Salvini a Venafro “Mai stati stabilmente al governo del Molise, tutti gli altri si”

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VENAFRO – Era stato lui ad aprirla e sarà lui a chiuderla. Matteo Salvini, dopo essere stato il primo big della politica nazionale ad arrivare in Molise, oggi è tornato per l’ultimo giorno di campagna elettorale.

Il tour del leader della Lega lo tratterrà in regione per l’intera giornata, toccando ben otto Comuni. Prima tappa Venafro, su Via Campania a Passicrate. La visita, in una giornata carica di tensioni per Salvini, vista la bufera in maggioranza per quanto accaduto ieri sera in Commissione alla Camera, durante il voto di ratifica del Mes.

Non sono mancate domande sul tema: “L’Italia è il paese europeo che sta crescendo di più, grazie ai nostri imprenditori e ai nostri lavoratori, quindi non ritengo ci sia bisogno di mettersi mano a fondi stranieri e a soggetti stranieri, anche perché 600.000 italiani nei giorni scorsi hanno sottoscritto i buoni del tesoro per più di 18 miliardi di euro, quindi io preferisco che le infrastrutture italiane, le scuole italiane e le strade italiane vengano costruite chiedendo i soldi agli italiani così il debito è in mano agli italiani. Mi sento più sicuro.”

Il vice-premier è alla sua quarta presenza in poco più di 3 settimane in sostegno ai candidati di centro destra. “Roberti è un sindaco in gamba e chi fa il sindaco del suo comune, in questo caso di Termoli, può essere un ottimo governatore. Diciamo che soprattutto sul tema sanità c’è tanto da migliorare, c’è tanto in più da offrire ai molisani. Questo è un mea culpa che l’amministrazione uscente deve fare, un riconoscimento che non si è fatto tutto quello che si doveva. Come Lega abbiamo tutta l’intenzione di fare in Molise quello che facciamo bene in tante altre Regioni”

Quindi a sostegno di Roberti nel segno della discontinuità con il governo Toma. Sicuramente per la Lega di Salvini è più facile parlare di discontinuità e smarcarsi rispetto all’amministrazione di Toma, eletto tra le fila di Forza Italia. “Noi non siamo mai stati stabilmente al governo del Molise tutti gli altri si. Quindi se i molisani vogliono portare il buon governo che la Lega offre in tante regioni italiane da nord a sud, dalla Lombardia alla Sicilia, anche in Molise, noi ci siamo.

La Lega finalmente potrà dimostrare anche ai molisani che laddove governiamo lo facciamo bene, seriamente e per cinque anni. Da Ministro delle Infrastrutture è mio dovere essere in Molise, non solo prima del voto, ma dopo, perché questa terra è stata da Roma dimenticata negli scorsi decenni. Il Viadotto del Sente, la Trignina, la Bifernina, la ferrovia e quindi il Lotto 0 di Isernia. È un impegno che ho preso con questa terra straordinaria, che probabilmente, non essendo enorme, qualcuno al governo a Roma in passato ha ignorato, io ho intenzione di ricollegare i molisani con il resto d’ Italia.

Essendo probabilmente è la regione più piccola, magari passato altri Ministri non l’hanno considerata come meritava, quindi ho trovato tanti progetti interrotti, non finanziati, bloccati: viadotti, gallerie, la Trignina, la Bifernina, ci sono stato poco tempo fa a inaugurare la fine dei lavori del tratto stradale che è in corso da quarant’anni fra Isernia e l’Abruzzo.
Noi ci torniamo però soprattutto dopo il voto, ed è vero che la Lega ha fatto qualcosa che in Molise, mi hanno detto, nessuno ha mai fatto: aver portato quattro ministri nel cuore del Molise, a parlare di lavoro, di strade, di sanità, di disabilità, di futuro. Il mio impegno di esserci anche soprattutto dopo il voto di domenica.”

I punti forti del programma della Lega: “Salute, dicevamo innanzitutto, e quindi riduzione delle liste d’attesa e invece di chiusura degli ospedali riapertura di ospedali punti nascita, ampliamento e potenziamento dei reparti e dei pronto soccorso perché la salute è il primo diritto.
E poi per quello che mi riguarda le infrastrutture, qui ci sono imprese straordinarie però se ci metti 2, 3, 4 ore per arrivare a Roma in macchina in camion e in treno proprio non c’arrivi vuol dire che dobbiamo impegnarci su questo”

L’appuntamento elettorale di domenica sarà la prima opportunità per il centro destra di capire se e come cambieranno le dinamiche all’interno della coalizione, dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Ma Salvini non ci sta: “Berlusconi non si può a costare un voto regionale come provinciale nazionale. È una mancanza enorme, per quello che mi riguarda da amico prima ancora che da politico ed alleato, che qualunque vittoria non riuscirà a colmare. Io penso in Molise il centrodestra vincerà, spero che tanta gente voti, perché chi si astiene condanna se stesso. Chi rinuncia a scegliere lascia che siano altri a scegliere al suo posto. Però, conto che nel mio piccolissimo, con il mio lavoro quotidiano al Ministero delle Infrastrutture, quello che voleva e faceva Berlusconi lo onoriamo coi fatti e non solo, come dovuto, con le preghiere. Mi auguro che in Molise il centrodestra stravinca.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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