CAMPOBASSO – Un’altra giornata da incorniciare nell’album dei ricordi campobassani 2023.
I Misteri, salvati dalla pioggia che si è mantenuta lontana per tutta la mattinata dove il sole ha tenuto a bada nubi minacciose, hanno scritto un’altra pagina piena di emozioni di attesa e di curiosità per tanti arrivati da fuori regione che non li avevano mai visti, che confermano la bellezza del loro significato della loro architettura della loro storia a conferma dell’ammirazione per il campobassano Paolo Saverio Di Zinno che a metà del 1700 si inventò opere d’arte e di ingegneria che continuano a sfilare per le vie della città coinvolgendo negli anni intere generazioni.
Si comincia come al solito di buon mattino con la celebrazione della Santa Messa nello spazio antistante il Museo dei Misteri da parte dell’arc. Bregantini, presenti il sindaco di Campobasso Gravina il presidente della Provincia di Campobasso Roberti il vicepresidente del Senato Gasparri e parte dell’Amministrazione comunale. Poi terminata la celebrazione eucaristica il via alla vestizione dei 13 Ingegni con alcune novità quali un ricambio di bambini rispetto agli altri anni e la presenza di nuovi figuranti come la Donzella e Abramo figure tra le più acclamate e attenzionate della sfilata. Poi si parte da via Trento intorno alle 10,00 con la banda che suona la musica del Mosè di Rossini che accompagna i Misteri lungo tutto il percorso. Un tragitto urbano ricolmo di gente festosa arrivata nel capoluogo regionale da ogni parte d’Italia, presente anche una delegazione del Fai a testimoniare l’attenzione al Museo dei Mistero classificatosi secondo al Concorso “Luoghi del cuore”.Insomma una giornata di grande magia conclusasi con la benedizione dell’arcivescovo Bregantini dal balcone del Municipio con il saluto del primo cittadino Gravina e dal lungo applauso al corteo degli ingegni che ha puntato per il ritorno verso il Museo dei Misteri. Cosa dire di più ci sarebbero tante altre cose ma ci limitiamo a tanto e ringraziare quanti si prodigano per mantenere questa incredibile straordinaria meravigliosa tradizione, i fratelli Tiberino a cui andrebbero dedicati una statua per ogni strada di Campobasso e ai suoi tantissimi collaboratori, una macchina organizzativa perfetta e responsabile .
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