TERMOLI – Micaela Fanelli, candidata alle regionali del 25 e 26 giugno prossimi ha inaugurato oggi la sua sede elettorale nella città adriatica.
“Da Termoli per lanciare la nostra idea di futuro, ma soprattutto la nostra idea per lo sviluppo di un’area che può e deve fare da traino a tutta la ripresa economica e sociale del Molise”. Con queste parole la capogruppo PD in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, candidata alle Regionali del 25 e 26 giugno prossimi ha inaugurato oggi, giovedì 8 giugno, la sua sede elettorale nella città adriatica. Molti gli amici e i simpatizzanti che hanno preso parte all’inaugurazione avvenuta al fianco del segretario dei Giovani Democratici del Molise, Alfredo Marini, e ad altri due candidati della lista del PD, Mario Bellotti e Francesco Totaro.
Un taglio del nastro voluto quale dimostrazione di attenzione ed interesse per una zona che deve tornare ad essere la locomotiva dello sviluppo del Molise. “Servirà ripartire da qui per recuperare per l’intera regione quelle prospettive internazionali e di occupazione che il Molise merita”, le parole della Fanelli.
“Una scommessa – ha proseguito – che mettiamo in atto nell’assoluta consapevolezza non solo del disastro compiuto in questi cinque anni da tutto il centrodestra regionale, ma anche da chi, dopo aver già ampiamente dimostrato di amministrare male Termoli, ora si propone agli elettori addirittura per governare l’intera regione”.
“Roberti – ha spiegato Fanelli – è stato già tra i massimi interpreti della totale inefficienza e incapacità di gestire un modello di sviluppo per la città adriatica. Un chiaro segnale c’è stato sul progetto della Giga Factory per il quale al momento ci sono 3,6 miliardi di euro a rischio perché il governo nazionale, unitamente a quello regionale e allo stesso sindaco Roberti sono fermi. Tutti totalmente incapaci di far approdare sul nostro territorio un’opera fondamentale per la ripresa economica e sociale della regione. Ad oggi ci sono, infatti, 45 ettari a disposizione dell’investimento, ma mancano le autorizzazioni grazie al totale immobilismo di un centrodestra, tra l’altro in contrasto con l’attuale presidente della Zes.
Eppure il Molise non può certo permettersi di perdere una simile occasione, così come non può aspettare oltre per attuare una riconversione industriale verso la green economy, investendo sulla formazione e sulle politiche a sostegno delle nuove aziende tecnologiche dell’indotto.
Tra Pnrr, Zes e il rientro in obiettivo 1 della nostra regione, il Molise ha tanti strumenti a disposizione eppure un miliardo e mezzo di euro sono ancora bloccati per l’incapacità politica e amministrativa del centrodestra. La stessa posa della prima pietra dell’high perfomance building ITT avvenuta oggi a Termoli potrebbe rischiare di essere fantomatica senza una zona franca doganale di cui nessuno del centrodestra si sta occupando”.
“Per Termoli, così come per tutto il Molise – ha chiosato Fanelli – serve un Patto per lo sviluppo, l’occupazione e l’ambiente che coinvolga il partenariato, il tessuto produttivo e che sia in grado di lasciare in loco le risorse che il territorio produce. Ad esempio per la prima volta nella storia nell’accordo di programma Stellantis le risorse finanziare che riguardano il gettito dell’Irap e dell’Irpef non andranno più alla sede centrale, ma resteranno nelle singole regioni di riferimento. In soldoni questo significherebbe più fondi per la nostra sanità e per l’economia molisana. E Roberti e tutto il centrodestra che fanno? Semplicemente nulla, a dimostrazione della totale assenza di prospettive concrete da dare a questo territorio.
E allora non permettiamo che continuino ad annientare il Molise, ma – ha concluso la dem – realizziamo insieme la nostra idea di futuro. A Termoli, in Basso Molise e in tutta la regione”.
C.C.
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