VENAFRO – “Turismo culturale: patrimonio, comunità e sviluppo territoriale”, questo è il tema dell’incontro che si terrà sabato 11 marzo alle ore 16,30 presso la sala conferenze del palazzetto Liberty di Venafro.
Apriranno i lavori Giuseppe Notte, segretario circolo PD Venafro e Stefano Buono, consigliere comunale e presidente di Partecipazione Democratica. A moderare gli interventi sarà Rosaria Mascio, travel blogger per il portale Tototravel. Ospiti saranno l’architetto ed ingegnere Enza Zullo, che in passato si è occupata del restauro del Velasce; Carmen D’Antonino, storica dell’arte e vice presidente di Me.Mo. Cantieri Culturali; Marco Peluso, amministratore delegato di Residenze Roccapipirozzi; Roberto Colella, docente e consulente del Gal Maiella Verde, società che si occupa dello sviluppo delle aree rurali della provincia di Chieti.
“Il turismo, inteso come sistema sinergico di risorse ed energie, rappresenta l’unica vera risorsa sostenibile del nostro territorio. – afferma Giuseppe Notte, segretario del Circolo PD di Venafro – Sappiamo benissimo che Venafro gode di una posizione geografica invidiabile, è ricca dal punto di vista storico-culturale, si trova all’interno di un territorio che offre molti spunti anche dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Ma fino ad oggi nessuno, a livello istituzionale, ha mai puntato in modo serio e concreto sul turismo per farne l’interruttore capace di attivare tutta una serie di progetti di sviluppo territoriale volti a migliorare l’assetto economico e culturale. Ma io credo che sia ancora possibile avviare un percorso virtuoso in grado di rendere il nostro comune e, più in generale, il nostro territorio un punto di riferimento per un turismo “slow”, di qualità, in grado di attrarre il turista avido di conoscenza. Ma per fare in modo che tutto ciò avvenga nel breve e medio periodo c’è bisogno di collegialità nelle scelte, è necessario redigere un progetto ambizioso in grado di coinvolgere soprintendenza, curia, consolato francese, proprietari dei palazzi storici, associazioni, imprenditori del settore (ristorazione, alberghiero): va creato un “prodotto turismo” e collocato nel mercato con le dovute attenzioni. Bisogna rendere fruibili i luoghi di interesse: chiese, monumenti, palazzi. Altrimenti continueremo a parlarne per anni ed anni, ma senza offrire la possibilità di visitarli.
Ovviamente, in modo parallelo, vanno anche create le condizioni per fare in modo che il turista possa usufruire agevolmente dei servizi proposti: abbiamo bisogno di un terminal per gli autobus (se domani dovessero arrivare a Venafro 2/3 autobus, dove li facciamo fermare), vanno utilizzati i social in modo professionale per promuovere il nostro territorio, va attivato un infopoint in grado di offrire informazioni precise. Il lavoro da fare è tanto, ma se siamo in grado di trasformare il turismo da concetto astratto a prodotto fruibile e ben identificabile, possiamo dare una chance a questo territorio, ai nostri giovani. Un piano di sviluppo turistico serio e ben strutturato, può portare alla formazione di un nuovo assetto di sviluppo economico e sociale, andando a risolvere anche problemi urbanistici mai affrontati. – conclude Notte – Io sono convinto che tutto ciò sia fattibile, ma solo lavorando in collaborazione con tutti i soggetti attuatori. Le singole iniziative, seppur lodevoli, non potranno mai creare le condizioni essenziali per un turismo fruibile 365 giorni all’anno”.
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