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CAMPOBASSO – I giudici amministrativi hanno invece rigettato la domanda cautelare delle strutture private relativa all’anno 2023.
C’era grande attesa per la decisione del Tar Molise sui ricorsi presentati da Gemelli Molise, Neuromed e Villa Maria contro il decreto del 27 ottobre 2022 del Commissario ad acta Donato Toma.
Un provvedimento con il quale Commissario Toma aveva fissato i tetti massimi per l’acquisto dai privati di prestazioni sanitarie, assistenza ospedaliera e specialistica ambulatoriale nell’ultimo bimestre del 2022.
Due giorni fa, in Camera di Consiglio, il Tar aveva sospeso in via d’urgenza, con apposito decreto, il provvedimento, disponendo che tutte le prestazioni salvavita, quelle appartenenti alla categoria delle prestazioni urgenti o indifferibili, dovevano essere garantite.
Il provvedimento cautelare è stato confermato oggi dai giudici del Tar Molise. In tarda mattinata è stata infatti emessa l’ordinanza sui ricorsi presentati da Gemelli Molise, Neuromed e Villa Maria, con la quale i giudici del tribunale amministrativo hanno confermato la sospensiva dell’ordinanza della struttura commissariale fino al 31 dicembre 2022.
Ne consegue che la Regione Molise dovrà provvedere al pagamento alle strutture ricorrenti per le prestazioni garantite sino alla fine del 2022.
Il collegio dei giudici amministrativi ha invece rigettato la domanda cautelare per l’anno 2023, rinviando all’udienza in merito prevista per gennaio 2024. Un lasso di tempo molto ampio che apre nuovi scenari riguardo un eventuale accordo tra le parti anche in considerazione della necessità, espressa dai giudici nella sentenza, di coordinare gli interessi degli operatori privati con l’esigenza di contenimento della spesa pubblica.
“I legali del Gemelli si sono dichiarati soddisfatti per la decisione”, così rendono noto il legali della struttura ospedaliera.
M.A.
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