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VENAFRO – Pos, il sindaco di Venafro e presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci risponde al consigliere comunale della cittadina venafrana Stefano Buono che l’avrebbe accusato di non aver preso una giusta posizione sul Piano operativo sanitario.
“Leggo che Stefano Buono – dice Ricci – contesta che, a suo dire, non avrei espresso una posizione contraria rispetto alla proposta di Piano Operativo lanciata dal Commissario ad acta alcune settimane fa. Deve essere sfuggito a Buono – e se non gli è sfuggito significa che il personaggio è in evidente malafede – che, appena dopo la diffusione di questa notizia, ci siamo riuniti come comitato direttivo della conferenza dei Sindaci di ASREM, di cui faccio parte insieme ad altri 5 Sindaci, e abbiamo all’unanimità espresso la nostra contrarietà rispetto a quella ipotesi di Piano di cui abbiamo chiesto al Commissario l’immediato ritiro.”
“Ancora, come Presidente della Provincia – continua il sindaco Ricci – sull’argomento ho convocato e presieduto lo scorso 3 novembre l’Assemblea dei Sindaci della Provincia, durante la quale ho relazionato esprimendo tutta la mia contrarietà rispetto alla proposta di Piano Operativo in questione. Anche in quell’occasione ho proposto che nella programmazione regionale, tra l’altro, il ruolo del SS. Rosario sia rilanciato e potenziato, sia rispetto alla medicina territoriale (chiedendo che venga resa continuativamente operativa la RSA e la lungodegenza e sia istituito un hospice) sia rispetto alle urgenze.
La mia proposta, integrata anche sulla base degli altri interventi, è stata condivisa da tutti i Sindaci, con cui in Assemblea abbiamo approvato un documento che punta a rilanciare la sanità nella nostra Provincia, dal SS. Rosario al Caracciolo di Agnone al Veneziale di Isernia, passando per la medicina territoriale, ma muovendo sempre dal ritiro immediato della proposta di Piano delle scorse settimane. E la necessità di salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini della nostra Provincia e della nostra Regione, con un occhio attento al SS. Rosario, è stata da me sottolineata anche ogni volta che, dopo le politiche del 25 settembre, ho avuto modo di incontrare la delegazione parlamentare molisana, da ultimo lo scorso 21 novembre, quando il sen. Lotito è stato presente al Comune per un confronto sui temi che interessano la nostra città e la nostra Provincia.”
Ricci spiega poi rivolgendosi sempre al consigliere del Pd Buono che attualmente non c’è un Piano Operativo che possa essere impugnato al TAR, perché si tratta di una proposta che, ad oggi, non essendo stata ancora recepita in un atto amministrativo, giuridicamente non esiste e non può essere impugnata. Ricorda anche che il Comune di Venafro ha proposto ricorso contro Asrem per la mancata attuazione delle previsioni del vigente atto aziendale che prevedono per il SS. Rosario una serie di servizi che, però, non sono stati attivati o sono stati ingiustificatamente sospesi.
“E potrei ancora continuare – rileva Ricci – elencando le tante iniziative messe in campo in questi mesi e in questi anni (in verità, da ben 14 anni), anche durante la pandemia, quando il ruolo del SS. Rosario poteva e doveva essere potenziato, e lo è stato, fino a quando poi, passata l’emergenza, il dibattito sulla sanità è passato dal livello del rilancio delle strutture a quello delle liti e delle contrapposizioni personali.”
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