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TERMOLI – Il sit in era stato annunciato per le ore 15.00, dopo una riunione preparatoria effettuata in mattinata.
“Siamo allo stremo, ma siamo pronti a tutto!” La marineria di Termoli è in stato di agitazione, i pescatori non rientrano nelle proprie case da diversi giorni e hanno fermato gli ormeggi.
Nel primo pomeriggio è partito il sit-in di protesta, dovuto al caro gasolio e alle molteplici problematiche che stanno mettendo in difficoltà l’intero movimento.
L’accesso al porto è stato bloccato, dopo aver avvertito la Prefettura, nel rispetto delle modalità previste dalla legge e i pescatori si dicono pronti ad andare avanti ad oltranza.
Intanto il pesce fresco manca ormai dalla scorsa settimana e a tal proposito la marineria termolese mette in guardia i consumatori invitandoli a non cadere nelle truffe dei commercianti. I pescatori lamentano anche di “non aver ricevuto i soldi promessi a seguito del fermo biologico dello scorso anno”.
“Il costo del carburante è arrivato alle stelle e non riusciamo più a lavorare”, dichiarano amareggiati i manifestanti.
Per domani, inoltre, è stato annunciato un “flash mob” di protesta che coinvolgerà il mercato ittico di Termoli.
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