REGIONE – Dpef, Fanelli (Pd) “Niente a famiglie e imprese”

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CAMPOBASSO –  Un Dpef quello approvato ieri dal Consiglio regionale blindato dalla maggioranza con le solite polemiche e disapprovazioni dell’opposizione rituali e che ormai alla scadenza della consiliatura non approdano a nulla. Nulla si è fatto e niente si farà. Duro il commento della capogruppo del Pd Micaela Fanelli che giudica il documento di economia e finanza un “disastro”.

“Un Documento di Economia e Finanza regionale che altro non è se non una patacca! Totalmente sbagliato nella descrizione della parte economica finanziaria, senza coerenza interna ed esterna, approvato fuori tempo massimo, senza concertazione, e che non tiene conto degli effetti della guerra, ma soprattutto sbagliato nei contenuti. Niente per famiglia e imprese! Nessuna visione e nessuna concretezza!

Che significa una cosa soltanto: Donato Toma e il centrodestra non hanno esercitato la doverosa e corretta gestione finanziaria della Regione Molise. Non lo hanno voluto fare o peggio, non lo hanno saputo fare.

Patacca perché non programma i numeri, cita quelli del vecchio bilancio e non di quello 2022, che dovrebbe programmare. Che non tiene conto dell’unico programma con risorse che è quello di programmazione per la coesione, licenziato dal consiglio di recente e di cui il documento non tiene alcun conto. Per questi due motivi, le tabelle finanziarie sono totalmente sbagliate o completamente vuote.

E dove si prevede, si prevedono cose non vere. Si parla di una espansione economica con un PIL di 4,4%, quando tutti sappiamo che si tratta di una situazione di stagnazione. Ma il Defr ignora la guerra! Quindi non parla e non tiene in considerazione le paure vere dei molisani sull’aumento dei costi energetici ed inflazione, con perdita di potere di acquisto. La ‘tassa sui poveri’ peggiore che ci possa essere e che non può non essere neanche citata nel documento che fotografa l’oggi e il futuro.

Ancora, 15mila residenti in meno negli ultimi quattro anni, disoccupazione giovanile al 45%, povertà assoluta in crescita, sanità in stato sempre più comatoso. Di oggi la notizia della pubblicazione della graduatoria degli idonei  del concorso per infermieri. Su 2800 partecipanti solo 134 sono stati ammessi alla prova orale, certificando che Toma e Florenzano non sanno bandire nemmeno un concorso. Numero di imprese cessate superiori alle nuove aperture (la regione peggiore d’Italia) e dati drammatici sull’andamento economico sociale. Senza dimenticare le impugnazioni: due rendiconti, un bilancio di previsione, giudizi di parifica della corte dei Conti e aumento contenziosi al Tar per sanità e accesso agli atti in impennata.

E allora, cosa è stato approvato oggi in consiglio dalla maggioranza di centro destra? – conclude la Fanelli –

Un DEFR senza concertazione, che se va bene è inutile e se fosse applicato determinerebbe numeri di bilancio sballati! Non inutile, ma dannoso e pericoloso!”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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