INFRASTRUTTURE – Pista ciclabile adriatica, arriva l’Ok definitivo

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TERMOLI – È stato approvato il progetto definitivo della pista ciclabile litoranea che attraverserà anche il Molise.

Una lunghissima pista ciclabile che attraversa tutto l’Adriatico, da Trieste a Santa Maria di Leuca, per un totale di 1300 chilometri: Il Corridoio Verde Adriatico o Ciclovia Adriatica, in parte già realizzata e in parte in fase di progetto, si integra con la più ampia rete ciclabile europea denominata EuroVelo e attraverserà il Molise nei suoi 35 chilometri di costa da Montenero a Campomarino passando per Petacciato e Termoli.

Dopo cinque anni di attesa è arrivata l’approvazione definitiva del progetto che riguarda le porzioni di tracciato definite a partire dall’originario Lotto Funzionale di prima fase attuativa, elaborato in sede di Pfte ed anch’esso successivamente modificato, per uno sviluppo complessivo pari a circa 13 km a fronte dei circa 40 km dell’intera ciclabile, demandando il completamento della progettazione definitiva del tracciato a fasi di intervento successive.

Si tratta di un progetto da 3,5 milioni di euro a cui aggiungere gli oneri per la sicurezza. I tratti compresi nella prima fase attuativa dell’intervento interessano in diversa misura ciascuno dei quattro comuni costieri per un totale di circa 13 km.

La ciclabile sarà affiancata, in alcuni tratti, da un percorso pedonale e avrà una larghezza pari a tre metri (due corsie da 1,5 metri). Nel progetto è compresa la costruzione di diverse opere per l’attraversamento dei corsi d’acqua presenti sul territorio.

Si tratta di un’infrastruttura di mobilità sostenibile in grado di fungere da nuovo incentivo alla valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico e ambientale.

I lavori partiranno il prossimo anno grazie ai 22,5 milioni del Pnrr. Una garanzia che l’opera sarà realizzata, in quanto dovrà rispettare le tempistiche e i vincoli europei. Il collaudo dell’opera è previsto per il 2026.

La Regione dovrà consegnare il progetto definitivo ai quattro Comuni che in seguito dovranno affidare i lavori sui rispettivi territori.

M.A.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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