
VENAFRO – Fatti insoliti, per non scrivere altro, ne accadono e quando si verificano, lasciano esterrefatti e senza parole.
Esattamente come avviene a Venafro nella storica chiesetta rupestre dedicata alla Madonna di Monte Vergine, da tempo purtroppo abbandonata ed oggi in progressivo decadimento e deterioramento strutturale tant’è che il tetto è venuto completamente giù precipitando all’interno dello stesso luogo di culto, attualmente ridotto ad un cumulo di sassi e macerie di ogni tipo, oltre a sterpaglie, rovi, spine e tant’altro.
Il tempio, vale la pena specificarlo, é abbarbicato lungo gli ultimi pendii pedemontani di M. Santa Croce o Monte Cerino, l’altura a nord di Venafro, e guarda -meglio guardava- dall’alto Castello Pandone situato ai suoi piedi e l’intero abitato cittadino. Ebbene tale chiesa, un tempo (sino agli anni ‘50/’60) teatro di partecipatissima festa popolare ai primi di settembre di ogni anno per festeggiare appunto la Madonna di Monte Vergine, detta anche “Mamma Schiavona” secondo la leggenda popolare, nonostante abbandono, incuria ed esposizione ad intemperie ed agenti atmosferici di ogni tipo presenta incredibilmente al suo interno – dal che la straordinarietà, il fatto insolito di cui si scriveva in apertura e come documentato nella foto allegata, risalente ad anni addietro – tale chiesa abbandonata presenta all’interno un affresco murale della Madonna di Monte Vergine, seppure tantissimo rovinato e ridotto decisamente a mal partito! E’ situato sulla parete di fondo, quella dell’allora altare principale, e mentre tutto il resto della chiesa è distrutto, cancellato ed a terra, l’affresco di “Mamma Schiavona” che regge il bambino resiste meravigliosamente ed incredibilmente, seppure sbiadito, scolorito e in gran parte svanito, distrutto! Solo porzioni ridotte di tale affresco sono ancora visibili e resistono! E’ come se … la Madonna volesse continuare a vigilare sul tempio sacro a lei dedicato, accudendo il proprio piccolo! Fantasie? Immaginazione? Suggestioni? Niente da escludere, ovviamente, ma intanto si conceda a chi crede di continuare a “vedere” una Madonna protettiva di tutto e tutti!
A proposito: restaurare la storica Chiesa rupestre della Madonna di Monte Vergine a Venafro, da decenni in totale disuso? Sarebbe il massimo in fatto di storia, fede e cultura! E certamente ne sarebbero felicissime, concesso che ascoltino e vedano …, le generazioni trascorse venafrane che tanto accudivano il tempio, abbarbicandosi volentieri ogni primo settembre sino alla loro chiesa della Madonna di Monte Vergine per celebrarla e festeggiarla. Utopia irrealizzabile siffatto restauro? Non è da escluderlo, ma nel contempo è bello supporre la protezione della Vergine …
Tonino Atella
© RIPRODUZIONE RISERVATA