VENAFRO – Guerra in Ucraina, Ricci: “Aderiamo alla raccolta fondi in soccorso della popolazione ucraina lanciata da Croce Rossa Italiana”

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VENAFRO – Il sindaco Alfredo Ricci comunica che l’amministrazione comunale aderisce alla raccolta fondi in soccorso della popolazione ucraina lanciata da Croce Rossa Italiana.

“In Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime… In quel Paese martoriato cresce drammaticamente di ora in ora la necessità di assistenza umanitaria”.  Con queste parole domenica Papa Francesco ha lanciato il suo ennesimo appello per la pace.

“In questi giorni scrive il sindaco Ricci – , in cui assistiamo sempre più increduli alle notizie e alle immagini che ci vengono dall’Ucraina, vogliamo tutti essere vicini ai nostri amici ucraini. In questo senso, stiamo ricevendo sempre più segnalazioni da parte di cittadini di Venafro, che vorrebbero aiutare fattivamente la popolazione ucraina, sia coloro che stanno fuggendo dalla propria patria, sia quelli che sono rimasti nella propria terra.

Fin da subito l’Amministrazione Comunale si è attivata per contattare le principali organizzazioni operanti a livello nazionale nell’assistenza a profughi e rifugiati, per potere individuare le iniziative più efficaci e dirette per sostenere le necessità degli ucraini e collaborare alla loro migliore riuscita. Ogni forma di solidarietà ci sembra utile, in quanto espressione di un grande sentimento di SOLIDARIETÀ che sta pervadendo tutti.

Come Amministrazione – continua – condividiamo l’iniziativa dell’Anci e, quindi, aderiamo alla campagna straordinaria di RACCOLTA FONDI in soccorso della popolazione ucraina lanciata da CROCE ROSSA ITALIANA, UNICEF e UNHCR con il sostegno della RAI. Inviando UN SEMPLICE SMS O CON UNA CHIAMATA DA RETE FISSA AL NUMERO 45525 si potrà contribuire alle iniziative portate avanti dai volontari di queste organizzazioni internazionali, per fornire alle famiglie ucraine protezione, rifugi, coperte, cure mediche, acqua potabile, kit per l’igiene personale e supporto psicologico.

Altro canale di donazioni che invitiamo a considerare è quello di CARITAS ITALIANA, che, grazie al contatto con CARITAS UCRAINA, consentirà di intervenire direttamente in territorio ucraino per sostenere le esigenze della popolazione locale. Anche in questo caso, l’indicazione che riceviamo e che ci sentiamo di condividere con chi vorrà dare una mano è di inviare DONAZIONI, che consentiranno ai volontari di Caritas Italiana di arrivare in maniera più immediata alle esigenze di quella popolazione martoriata.

Le donazioni possono essere fatte a Caritas Italiana, con bollettino postale sul conto corrente n. 347013, oppure con bonifico bancario (causale “Europa/emergenza Ucraina”) tramite:

• Banca Popolare Etica – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

• Banca Intesa Sanpaolo – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474

• Banco Posta – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

• UniCredit – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

In alternativa, possono essere fatte donazioni anche tramite la Caritas Diocesana, mediante bonifico sul conto corrente della Diocesi Isernia-Venafro dedicato alle emergenze, presso Banca di Credito Cooperativo di Roma, IBAN: IT21 M083 2715 6000 0000 0000 296, indicando in causale “Emergenza Ucraina”.

Per quanto riguarda l’ospitalità di cittadini ucraini, stiamo ricevendo diverse richieste di disponibilità da parte di famiglie venafrane.

Siamo in contatto con la Prefettura per potere seguire un canale sicuro e organizzato, tenuto conto che si tratta di persone che stanno fuggendo da una guerra e che avranno bisogno di assistenza probabilmente per un tempo oggi indeterminabile. Contiamo di avere maggiori dettagli nei prossimi giorni, in quanto la situazione si sta definendo proprio in queste ore. Non appena avremo direttive precise su come procedere, le divulgheremo per potere agire rapidamente.

Vogliamo ringraziare di cuore – conclude Ricci – tutti coloro che si stanno prodigando in questi giorni per trovare la modalità migliore per stare vicino al popolo ucraino, a cui esprimiamo tutta la solidarietà e vicinanza da parte della comunità di Venafro“.

C.C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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