SPORT – Il 2021 è stato segnato dalle difficoltà dovute alla pandemia, ma anche da tante soddisfazioni per lo sport molisano.
Il Covid 19 si è abbattuto sullo sport causando disagi e problemi inaspettati. Se il 2020 aveva visto uno stop di pochi mesi, limitato al periodo primaverile, il 2021 si è rivelato come vero e proprio “Annus Horribilis” per l’intero movimento.
Associazioni e società sportive sono state costrette a fermarsi, molte hanno rischiano di sparire per sempre, a causa delle difficoltà economiche causate dallo stop forzato. Una situazione difficile, che ha coinvolto un bacino enorme, composto in Italia da quasi 5 milioni di tesserati, oltre 1 milione di operatori sportivi e quasi 70 mila società sportive. La pandemia ha messo in ginocchio un settore che non è limitato all’attività sportiva ma coinvolge la sfera sociale, economica, culturale.
Tuttavia, la ripartenza avviata a ridosso dell’estate ha consentito ai molisani di vivere momenti emozionanti, scanditi da alcune delusioni ma anche da gioie e traguardi storici. Su tutti, l’impresa di Maria Centracchio che il 27 luglio ha messo la firma su una delle pagine più importanti della storia dello sport molisano.
La ragazza di Isernia, prima molisana della storia a partecipare alle Olimpiadi, ha conquistato il bronzo a Tokio nel Judo nella categoria -63 kg. Un percorso esaltante, non privo di momenti difficili, iniziato a Rio de Janeiro nel 2016 e concluso nell’estate del 2021, a seguito del quale Maria Centracchio ha ottenuto riconoscimenti importanti. Tra questi, la cittadinanza onoraria di Rocchetta al Volturno, le chiavi della città consegnatele dal Sindaco di Isernia e la cerimonia tenutasi al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riservata ai medagliati olimpici.
La straordinaria avventura di Maria Centracchio è ora raccontata anche in un libro, “Cadi sette volte, rialzati otto” edito da Volturnia Edizioni.
Maria Centracchio
La rassegna olimpica di Tokio ha visto protagonista anche Andrea Capobianco, docente Unimol originario di Venafro. Il coach Capobianco ha guidato la nazionale femminile di pallacanestro 3vs3, conquistando una storica qualificazione che mancava per l’Italia dal 1996. Già dirigente delle nazionali azzurre e allenatore della Nazionale Under 19 maschile che conquistò l’argento ai mondiali del 2017, Capobianco ha condotto le azzurre durante le Olimpiadi in un percorso di tutto rispetto.
Andrea Capobianco
Il 2021 è stato anche l’anno che ha visto il ritorno del Campobasso nel calcio professionistico, dopo 8 anni di assenza. Il 13 giugno 2021, con la vittoria per 2 a 1 in casa del Rieti, la squadra di calcio del capoluogo è tornata nella terza serie nazionale, categoria in cui aveva fatto l’ultima apparizione ben 32 anni fa. Al fischio finale un migliaio di tifosi si è riversato nel centro cittadino, a testimonianza di quanto fosse atteso il ritorno nel calcio che conta. Per tutto il movimento calcistico molisano, la presenza del Campobasso tra i professionisti rappresenta un’importante punto di riferimento oltre che il giusto premio per una Regione ed una tifoseria che meritano importanti palcoscenici.
Festeggiamenti Campobasso in serie C
Tra tutti gli eventi sportivi dell’anno che stiamo per lasciarci alle spalle, quello che ha dato un vero segnale di ripartenza dopo il difficile inverno segnato dal Covid è stato senza dubbio il Giro d’Italia. Il Molise è stato grande protagonista della Corsa Rosa, con Termoli che ha ospitato la carovana nella 7° tappa (Notaresco – Termoli del 14 maggio 2021) vinta dall’australiano Cabel Ewan dopo lo sprint sul traguardo di via Martiri della resistenza. Il giorno successivo, i corridori hanno attraversato il Molise nell’8° tappa, da Foggia a Guardia Sanframondi.
Una grande esposizione mediatica per il Molise, quindi, protagonista di una delle manifestazioni più seguite al Mondo.
Giro d’Italia a Termoli
Gli ultimi mesi del 2021 hanno visto ripartire anche manifestazioni e competizioni dilettantistiche, dai campionati di calcio a eventi come il “Memorial Battistini” alla “Su e giù” di Campobasso. Ora che l’incubo delle restrizioni e di uno nuovo stop è di nuovo piombato sull’intero movimento sportivo, l’augurio per il nuovo anno è quello di rivivere momenti intensi e di aggregazione, liberi finalmente dalla pandemia.
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