Report di fine anno, Toma “Una tempesta perfetta”: 1,5 miliardi a disposizione del Molise

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CAMPOBASSO – “Una tempesta perfetta” è quanto succederà con la disponibilità nelle casse della Regione di un 1,5 miliardi, un pacchetto enorme di risorse che sulla carta dovranno servire al rilancio territoriale in tutti settori della programmazione regionale.

Una somma ingente, illustrata dal Governatore Toma e dalla sua Giunta, assenti solo gli assessori Calenda e Pallante in videoconferenza da casa, nella solita conferenza stampa di fine anno nella sede della Giunta regionale, che comprende risorse del Pnrr e quindi risorse europee 2021-2026 misure nazionali e regionali. Interventi straordinari nel periodo più critico della Pandemia che ha visto già assegnare 146 milioni di euro a famiglie e imprese. Ovviamente il problema che tiene sulla corda il governo regionale sono i contagi Covid le sue implicazioni sul sistema sanitario e soprattutto la preoccupazione di non avere un centro anticovid e personale tecnico ausiliario e sanitario a sufficienza per un emergenza che di giorno in giorno diventa sempre più critica e pressante.

Su questo tema Toma ha raccomandato di adottare le misure precauzionali quelle solite per evitare il contagio diretto e soprattutto ha rinnovato l’appello alla vaccinazione dichiarando anche che i confronti con la Ministra Carfagna delle settimane passate ha perfezionato il riconoscimento di quanto ancora dovrebbe servire per il completamento del Centro Covid presso il Cardarelli di Campobasso dove i lavori potrebbero iniziare a gennaio con una disponibilità al momento di circa 4 milioni di euro, lavori che potrebbero terminare agli inizi dell’estate.

Ovviamente parlando di quanto è stato compiuto nel 2020 nei vari settori, l’annuncio più importante resta quello che riguarda le infrastrutture dove c’è un finanziamento di 120 milioni per la progettazione, della superstrada a 4 corsie San Vittore – Termoli, quindi 38 milioni per la viabilità normale e 13 milioni per le strade che hanno subito danni dal disseto idrogeologico. Per quest’ultimo, poi, sono stati assegnati 141 milioni di euro per 194 smottamenti franosi monitorati sul territorio 1,7 milioni per la frana di Castelpizzuto. Per i bus destinati al trasporto pubblico previsti somme per l’acquisto di 72 mezzi di cui 4 già in dotazione.

Intanto per la rete ferroviaria che sarà elettrificata parliamo della Campobasso – Venafro e quindi portata a termine entro l’anno, il Governo ha finanziato 210 milioni di euro a cui si aggiungono 6,6 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni. Ventiquattro  milioni andranno al comprensorio termolese per la zona franca doganale, mentre in agricoltura l’attenzione sarà puntata alle start up innovative  per evitare la fuga soprattutto dalle campagne. Nell’ambito dello sviluppo rurale 32 le azioni attivate su 33  finanziate mentre sul por e psr si registra il 94% di impegni e il 64% di spesa.

Sottolineati anche i passi avanti registrati nel settore turistico con aumento delle presenze in regione grazie all’organizzazione di eventi e la promozione del made locale, un contenitore di iniziative di marketing territoriale e di riscontri che ha portato concretamente ad aumentare le entrate finanziare nelle aziende di settore.

In sanità, sette milioni saranno destinati a  migliorare le attrezzature tecnologiche mentre è prevista la costituzione  di 8 case di comunità dedicate alla cura di persone anziane e soggetti fragili. Prevista la realizzazione di ospedali di comunità, l’aumento dell’offerta a domicilio e 15 milioni di euro per la riorganizzazione degli ospedali.

Insomma un anno da record per quanto verrà accreditato in Regione quello raccontato dal presidente Toma con un plafond che dovrebbe mettere sotto sopra il Molise, mentre lo stesso presidente della Giunta parla della volontà di una sua ricandidatura a palazzo Vitale se la maggioranza e i partiti troveranno punti di condivisione e di incontro su di lui. Per il momento sottolinea una maggioranza che comunque gira intorno al suo mandato politico programmatico in maniera “sbarazzina” con numeri che a volte lo fanno andare giù e che gli procurano problemi più politici che amministrativi, ma che però nell’ultima riunione in Consiglio regionale sulla votazione del Bilancio ha mostrato di fare quadrato.

Su quello che accadrà sul piano politico nel prossimo anno e quindi in vista della competizione elettorale, si fanno delle ipotesi, sebbene una  linea virtuale di partenza per le candidature a governare la Regione sia abbastanza affollata. L’europarlamentare Aldo Patriciello ha rotto gli indugi, prova a indirizzare il rinnovamento. La sua poca e fragile compatibilità con Toma è stata evidente. Con molta decisione ha avanzato l’impegno a preparare un centrodestra molto allargato soprattutto alla società civile ai Movimenti e alle Associazioni dichiarando anche che che alcun parente o cognato prenderà parte alla competizione elettorale del 2023.

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