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ISERNIA – Si è tenuta questa mattina, martedì 30 novembre, sul piazzale dell’ospedale “Veneziale”, la conferenza stampa indetta dal personale sanitario.
Il personale sanitario, del Pronto Soccorso cittadino, ha proclamato lo stato di agitazione per far accendere ancora una volta i riflettori su una situazione che con il passare dei giorni diventa sempre più drammatica. I medici lavorano con la fascia nera al braccio. Quattro medici non possono gestire i Pronto Soccorso di Isernia, Agnone e gestire i pazienti provenienti da Venafro. “Non ci sono le condizioni per andare avanti“, denunciano gli operatori della medicina d’urgenza. I medici hanno confermato che da parte dell’Asrem non ci sono state risposte alle loro istante.
E’ stato ribadito che il personale è stanco, stressato e demotivato dopo anni in cui è stato costretto a sempre maggiore precarietà gestazionale. Tra le richieste nuovamente avanzate: ripristinare gli organici, temporaneamente ricorrendo anche a misure eccezionali quali l’intervento di Emergency, già coinvolta per le criticità calabresi; il ripristino di posti letto adeguati o soluzioni , anche territoriali, che evitino che tante difficoltà del sistema vengano scaricate sui Pronto Soccorso; percorsi chiari e sicuri in rapporto alle diverse patologie senza doverci continuamente arrangiare per dare risposte ai pazienti e creare le prospettive di rilancio di un sistema morente.
“Sull’intervento di Emergency non c’è stata una risposta, si fa un muro di gomma su una proposta che è già stata attuata in Calabria. Potenzialmente si potrebbe prevedere anche qui, momentaneamente, in attesa di un assetto diverso, l’apporto di Emergency per evitare il collasso del sistema. Evidentemente si ha interesse che il sistema collassi. Non rispondere neanche a questa richiesta che è del tutto tecnica, e già attuata in altre regioni, ha un significato. Qua bisogna aprire una vertenza sanità, fare gli stati generali sulla sanità, per vedere che tipo di organizzazione il Molise vuole per il suo futuro. Al momento siamo allo sfascio completo, improvvisamente il sistema collasserà. Se questa è la volontà politica, lo esprimessero chiaramente e facessero il passaggio verso i privati. Evitiamo questo continuo stillicidio che sta rovinando le nostre vite“. Queste le parole del dirigente medico del Pronto Soccorso di Isernia Lucio Pastore.
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