“Una mattina qualunque”, a Scapoli la presentazione dell’opera prima di Giovanni Gazzanni

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SCAPOLI – Venerdì 12 novembre, presso la Sala Conferenze del Museo della Zampogna, a partire dalle ore 16 il percorso e l’incontro con il romanzo e la storia di ‘Una Mattina Qualunque’.

Sarà presente l’autore Giovanni Gazzanni, isernino doc, con la partecipazione dei ragazzi della Compagnia Cast.

La malattia, la speranza, il tempo che passa, il coraggio di vivere. Una toccante storia sul tema dell’Alzheimer con due indimenticabili protagonisti maschili: un padre e un figlio alla resa dei conti.

IL LIBRO

Due uomini dividono la stessa casa. Si chiamano Michele e Antonio. Il più giovane, Michele, si prende cura del più vecchio che è sempre alle prese con catastrofici vuoti di memoria, teorie molto strambe e una serie di irrinunciabili manie. I due sembrano vivere una situazione simile, fatta di solitudine e di stanchezza. Le loro esistenze scorrono tra momenti di disperazione e altri, invece, comici. Antonio, appena può, si rifugia nel sogno e quando è sveglio non fa altro che aspettare il rientro di Margherita, sua moglie. Michele si concentra sulle esigenze del vecchio, solo perché in questo modo può allontanare il suo dolore: una lettera e i ricordi di Carolina, la sua ex compagna, lo ossessionano, assieme ai sensi di colpa per non averla saputa aiutare e per averla abbandonata in un periodo difficile. Ed è così, in un fiume silenzioso e conosciuto, che scorre anche quella ennesima mattina. Una mattina qualunque, in apparenza, ma che si rivelerà straordinaria… A innescare il cambiamento è Antonio: in un attimo di lucidità, riconoscerà Michele, capirà che quel ragazzo che gli sta sempre intorno è suo figlio, ricorderà purtroppo anche la morte dell’amata moglie. Tra padre e figlio nasce un confronto tenero, serrato, violento che avrà esiti dirompenti per entrambi. Ora anche Michele è pronto a guardare in faccia la realtà, forse a perdonarsi, e a dare un impulso nuovo alla sua vita. Una storia toccante che obbligherà il lettore a fare i conti con temi universali e intimi come il senso di famiglia e di appartenenza, il tempo che passa, la malattia e la speranza. Giovanni Gazzanni esordisce con una storia che parla con delicatezza dell’Alzheimer e del carico che comporta vivere accanto a chi ne è colpito. Una storia tutta al maschile, ricca di dialoghi commoventi ed esilaranti, che riserva delle evoluzioni inaspettate.

Giovanni Gazzanni (Isernia, 1986) è un attore teatrale e un organizzatore di eventi culturali. Insieme a Salvatore Mincione ha fondato il Teatro “Il Proscenio” e dirige la Compagnia CAST che fa rappresentazioni teatrali in tutta Italia, principalmente nel centro-Sud. Oltre a tenere corsi di teatroterapia, ha lavorato per diversi anni con i detenuti e gestisce una scuola di teatro. Questo è il suo primo libro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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