118 – Pronto soccorso, emergenza urgenza tutto daccapo? Riconfiguriamo certezze e chiarezza

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CAMPOBASSO – Accordo con i volontari del 118, tutt’altro che risolto. Ieri sera l’incontro tra le Associazioni del volontariato, Asrem e il Governatore Toma, in sintesi, hanno riaperto un problem serio che potrebbe riportare lo scontro tra le parti e condurre ad incrociare le braccia degli stessi operatori dell’emergenza -urgenza.

I contratti, la consistenza e le modalità della rendicontazione dei rimborsi spese, sono al centro della disputa. Le assunzioni, il cui costo pare che Asrem e Regione non possa affrontare, rimane un obiettivo dei lavoratori del pronto soccorso, un impegno continuativo, giorno e notte, ormai diventato reddito per molti di loro che non può essere finanziariamente decurtato  attraverso un taglio giornaliero di circa il 40%. Si passerebbe, infatti, da un rimborso di 51 euro a 31 euro al giorno. Poi c’è la questione della continuità da definire nella sua riconfigurazione temporale visto che l’impiego del volontariato, perchè essendo tale, non prevederebbe una turnazione e perciò metterebbe in discussione la stessa continuità e tutto quello che ne deriva al centro del confronto tra le parti.

Emergenza urgenza del 118 continua il braccio di ferro tra le parti. Insomma ci mancava pure questo in una sanità avviata verso un impoverimento strutturale più che evidente. In prima battuta  si è detto “tutto a posto” ma non era così. Allora facciamo finta di nulla. E dai prossimi incontri ridiamo dignità e certezza a tutti. Ai lavoratori che sono tali a tutti gli effetti nel servizio di emergenza urgenza con uno stipendio decoroso o meglio adeguato ad un lavoro che merita anche più di tanto, ridiamo dignità e certezza a chi aspetta in un momento di pronto soccorso anche al limite tra vita e la morte, che c’è qualcuno che ti viene a salvare e a soccorrerti in tempi brevi e sicuri e con lo spirito giusto che gli deriva anche dalla dimensione professionale riconosciutagli, ridiamo chiarezza e veridicità a quanto viene detto e comunicato. Gli accordi si annuncino a cose fatte quando si sottoscrivono documenti con le firme e la convinzione che ognuno farà la sua parte secondo, ovviamente, le normativa del caso, e quando si avrà la consapevolezza sul riconoscimento di prestazioni insostituibili che vanno pagate e quindi dopo la condivisione di tutti, oppure il servizio pubblico, spariamo alto, si doti di mezzi personale medici specialisti pronto soccorso ambulanze, riabiliti ospedali periferici etc. L’emergenza urgenza, medicina di frontiera, si faccia come si vuole, deve avere assolutamente una dotazione capace di assicurare ai cittadini  un’assistenza tempestiva  e la meglio qualificata senza risparmi di energie e di risorse e un apparato organizzativo che si senta appagato di svolgere tale servizio.

                                                                                                                                               il direttore

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