ISERNIA – Fantozzi, Formichelli e Azzolini contro d’Apollonio: “Artefice della disgregazione del centro-destra”

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ISERNIA – Non si placa la polemica politica a seguito dell’uscita di scena di Giacomo d’Apollonio che, con le sue parole, ha finito di destabilizzare il centro-destra.

Questa è la nota integrale data alla stampa dai tre ex consiglieri di minoranza Fantozzi, Formichelli e Azzolini dopo quanto dichiarato nei giorni scorsi dal sindaco uscente Giacomo d’Apollonio in una conferenza stampa:

“Dopo aver assistito alle esternazioni del sindaco uscente, Giacomo D’Apollonio – scrivono i tre ex consiglieri comunali – e letto le sue dichiarazioni non è più possibile tacere. Comprendiamo il rancore che anima l’ex sindaco per essere stato ignorato nelle ultime consultazioni elettorali ma ciò non giustifica il livore di alcune sue affermazioni, peraltro, non corrispondenti al vero.

D’Apollonio ha sempre affermato di non essere un “politico”, quasi facendo di ciò un punto di forza. In realtà il Generale che si pregia di studi classici, dovrebbe sapere che essere un politico non è una “deminutio”, ma anzi è un ruolo di altissimo livello che presuppone, intelligenza, competenza, diplomazia, rettitudine e dignità.

Sapevamo, quindi, perché egli stesso ci aveva avvisato, che non ci saremmo trovati di fronte ad un “politico”, ma mai avremmo immaginato che l’uomo che si è definito né di destra, né di sinistra, ma del “centro storico”, gestisse poi la cosa pubblica e la politica con personalismi e distorsioni della realtà, frutto evidentemente di una personalità che è rimasta chiusa nel centro storico di inizio secolo scorso, ai tempi del podestà.

Artefice della disgregazione del centro-destra, continua ad attribuire la responsabilità di tutto ciò ad alcuni consiglieri che, a suo dire, avrebbero lasciato il gruppo di maggioranza riconducibile ad Iorio e non avendo, poi, ottenuto “poltrone” avrebbero iniziato un’opposizione ostruzionistica.

Forse è il caso che l’ex-Sindaco ricordi che grazie a Iorio ed ai Consiglieri che si sono candidati è diventato sindaco. Grazie a Iorio e a tutti i Consiglieri eletti nella maggioranza è rimasto saldo in sella anche quando i suoi assessori hanno dimostrato di non sapere amministrare tant’è che egli stesso ha dovuto azzerare tutte le deleghe. Ricordiamo ai cittadini la battaglia portata avanti in Consiglio per l’approvazione del nuovo Statuto.

In quell’occasione ci trovammo concordi, nonostante le opposte appartenenze politiche, perché rivendicavamo semplicemente l’applicazione del diritto e delle leggi, ignorate ed aggirate dal sindaco e dai suoi adepti con un parere farlocco del ministero.

Ricordiamo che contestualmente Isernia assisteva allo scempio delle strisce blu e di appalti orali… In quel contesto D’Apollonio, non politico, ma anche incompetente ha confuso il ruolo dei consiglieri che è quello di “controllare” con quello di accattoni che avrebbero taciuto per una poltrona.

Pochi hanno compreso le battaglie fatte in Consiglio per difendere i diritti dei cittadini, le regole democratiche e gli interessi della città. Per D’Apollonio l’unico problema era far tacere i dissidenti. Continua a ripetere di non aver mai avuto proposte costruttive dalle opposizioni ma non spiega la sua allergia ai Consigli Comunali che mai, come in quest’amministrazione, sono stati convocati solo per i bilanci.

E così, dopo mesi il sindaco ha allargato la Giunta ma non ricompattando la maggioranza bensì tradendo l’intera coalizione che lo aveva sostenuto, si è aperto a chi era dalla parte opposta durante le elezioni e, quel che più conta, ad avallare la sua cattiva amministrazione.

D’altra parte chi ha osato dire no è stato prontamente defenestrato. Abbiamo così assistito al caos, alla follia di avere due gruppi riferibili a Forza Italia, uno all’opposizione ed uno in maggioranza. Ignoranza politica o opportunismo?

Arriva ad affermare che alcuni avrebbero cambiato gruppo di maggioranza e per questo sarebbero passati all’opposizione. Confusione, incapacità o semplice interesse personale? Il “Sindaco bistrattato” ha sistematicamente ignorato le interrogazioni, non ha convocato consigli richiesti dalle minoranze, non ha portato in Consiglio mozioni legittime trincerandosi dietro i veti di un Presidente del Consiglio il cui compito era quello di sottrarlo alla discussione democratica.

Abbiamo subito l’incompetenza e la mortificazione di vedere annullate le Commissioni Consiliari. Abbiamo visto un Sindaco difendere assessori incapaci che avevano l’unico merito di adularlo per poi partecipare ai tavoli tecnici pre-elettorali ai quali il Sindaco stesso non era stato chiamato. Non si comprende poi chi avrebbe dovuto mai chiamarlo. Si è sempre vantato di essere “indipendente”, ha disintegrato la coalizione che lo aveva eletto e cercando appoggi personali, non ha mai costruito un’alleanza politica.

Vittima di velleità ed egocentrismo fino alla fine ha creduto che i “suoi” assessori lo sostenessero non capendo che da tempo ognuno stava lavorando per entrare da titolare in una partita alla quale lui non avrebbe partecipato neanche in panchina.

A fine legislatura invece di capire che era stato mantenuto in sella per dignità e coerenza personale di chi lo aveva sostenuto e, non certo, per meriti suoi, invece di tacere ha continuato ad inveire contro tutti, arrivando ad offese ed ingiurie nei confronti dei consiglieri all’ultimo Consiglio Comunale, giusto epilogo di questa consiliatura.

Il “non politico” non ha capito che quando si uccide la democrazia, quando si dimentica che lo scranno si è ottenuto grazie ad una coalizione si diventa solo inaffidabili e, di sicuro, incapaci di guidare una squadra. D’altra parte la fine di D’Apollonio come politico è stata segnata fin dalle elezioni provinciali ma lui, inorgoglito dalle rassicurazioni di qualche stratega della politica spicciola, non se ne era avveduto.

Che dire? Una brutta pagina politica della storia di Isernia. Una pessima amministrazione contrastata solo da voci isolate e mai raccolte e, purtroppo, ignorate anche da chi non sedendo in Consiglio avrebbe potuto/dovuto fiancheggiarle. Un’amministrazione segnata da bilanci annullati al TAR, appalti verbali, debiti fuori bilanci.

Un’eredità pesante per il nuovo Sindaco al quale ricordiamo che ancora non è stato fatto l’assestamento di bilancio e, al di là delle frottole, tecnicamente il Comune è in pre-dissesto. Forse d’Apollonio nelle ultime conferenze stampa ha davvero perso l’occasione per uscire di scena con dignità”.

C.C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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