
ISERNIA – I Carabinieri del NAS, secondo l’accusa della Procura della Repubblica di Isernia, hanno sequestrato 34.545,89 euro nella disponibilità di un dipendente Asrem.
A darne notizia è la stessa Procura della Repubblica presso il tribunale di Isernia che spiega: “in esecuzione del Decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Isernia Michele Caroppoli, in accoglimento della richiesta formulata dal Procuratore della Repubblica di Isernia Carlo Fucci e dal Sostituto Procuratore Alessandro Iannitti all’esito di complesse indagini, i Carabinieri del NAS di Campobasso hanno proceduto al sequestro preventivo – finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di euro 34.545,89 nella disponibilità di un dipendente A.S.Re.M. addetto alla riscossione dei “ticket sanitari” presso il CUP per le plurime condotte delittuose riconducibili alla previsione del grave delitto di peculato”.
“Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati €11.520,21 in denaro giacenti sui conti correnti, € 10.179,00 in valori mobiliari e € 12.846,68 in valori immobiliari. Il medesimo soggetto era stato già sottoposto, in data 01.04.2021, alla luce dei primi esiti investigativi, alla misura cautelare personale interdittiva della sospensione dal pubblico servizio, al fine primario di impedirgli di delinquere ulteriormente”.
“Nel prosieguo delle indagini – spiega sempre la Procura della Repubblica del Tribunale di Isernia – sono state comprovate ulteriori condotte di reato, sempre consistite nell’appropriazione del danaro pagato in contanti dagli utenti a fronte di prestazioni prenotate ed effettivamente svolte in favore del paziente ma contabilmente “cancellate” o occultate dall’operatore. Grazie al sequestro eseguito, quindi, anche le somme illegittimamente sottratte dal dipendente infedele potranno, in caso di condanna, tornare all’erario previa confisca, neutralizzando il danno arrecato alla collettività”.
M.A.
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