
Carte francesi, quali sono i giochi più antichi e più noti?
I giochi di carte continuano ad essere praticati in tutto il mondo ormai da secoli. La tradizione che permea i mazzi francesi, soprattutto, è tale che i vari giochi sono riusciti a sopravvivere anche all’era digitale, sposandone anzi la causa. I mazzi più diffusi sono dunque quelli composti da 52 carte, suddivise in 4 semi: cuori, quadri, picche e fiori. Per ogni seme sono presenti 13 carte, di cui 3 figure quali il jack, la regina e il re, che in determinati giochi possono godere di significati specifici. Solo in alcuni giochi vengono impiegati i jolly, che non sono contrassegnati dai semi, ma sono semplicemente rossi e neri.
Uno dei giochi più famosi che si attuano con le carte francesi è il burraco, inventato in Uruguay negli anni ‘40, in cui si deve cercare di formare scale o combinazioni di carte per raggiungere per primi la soglia dei 2.000 punti. Una serie di 7 carte posta sul tavolo forma un burraco, che vale 200 punti o 100 se realizzato per mezzo di un jolly o di un 2, cioè la “pinella”. Quest’ultima può comunque consentire di “pulire” un burraco “sporco” se inserito in una scala ordinaria e il seme è lo stesso: se il 2 di picche viene utilizzato tra l’8 e il 10 di picche e in un secondo momento si ottiene il 9, infatti, si può spostare la “pinella” anche sopra al 3, se presente.
Tralasciando asso pigliatutto e rubamazzo, molto simili alla scopa e piuttosto elementari nelle loro regole, di sicuro uno dei giochi più noti è il poker, dalle origini piuttosto incerte e datate intorno all’inizio del XX secolo. In questo caso bisogna ottenere in ogni mano una combinazione di carte dal valore superiore a quella degli avversari. Il poker è indubbiamente un gioco molto complesso, ma anche popolare: persino alcune star di Hollywood giocano dichiaratamente e abitualmente a poker. La fortuna rimane comunque un fattore da non trascurare e quando non si è baciati dalla dea bendata bluffare può rivelarsi determinante.
Totalmente diverso, invece, è il blackjack, nato in Francia nel XVII secolo e che ricorda il 7 e mezzo. I partecipanti sfidano a turno il mazziere. Inizialmente il banco consegna una carta e ogni giocatore può decidere se ottenerne ancora o accontentarsi nel tentativo di avvicinarsi il più possibile ai 21 punti, limite massimo consentito per non “sballare” e perdere automaticamente la mano.
Il blackjack si distingue per una regola molto curiosa: se si riceve infatti una coppia di carte dallo stesso valore è consentito “splittarle” e proseguire la partita come se fossero le carte di due giocatori diversi. Nonostante la presenza di un mazziere in carne ed ossa sia fondamentale per cominciare una partita, il blackjack è giocabile anche a distanza, proprio come la roulette in modalità live. Il tutto grazie ad un sistema di webcam che consente di proiettare sullo schermo degli utenti le immagini di una sala da gioco vera e propria, in tempo reale. Insomma, anche se i giochi tipici delle carte francesi sono piuttosto vecchiotti e alcuni sembrano diventati appannaggio dei professionisti, il potere folkloristico di queste iconiche tessere rettangolari è tale da riuscire a viaggiare attraverso le epoche.
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