CAMPOBASSO – Il portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati, Antonio Federico, ha incontrato la sottosegretaria al Ministero della Transizione ecologica, Ilaria Fontana.
“Bisogna superare quanto prima l’attuale stallo tecnico sul Parco nazionale del Matese mettendo a confronto tutti gli enti coinvolti nel progetto ed è certamente un bene che il Ministero per la Transizione ecologica sia dello stesso parere”.
Così il portavoce M5S alla Camera dei deputati, Antonio Federico, che ieri ha incontrato a Roma la sottosegretaria al MiTe, Ilaria Fontana, titolare di varie deleghe tra cui quelle relative a bonifiche, contrasto al rischio idrogeologico e, appunto, parchi. Federico spiega: “È stato un incontro cordiale dato il rapporto che da anni mi lega ad Ilaria. Abbiamo parlato tanto del Parco nazionale del Matese e posso dire che da parte della sottosegretaria c’è tutta la disponibilità a sbloccare l’impasse.
Come ho spiegato nelle scorse settimane – va avanti il deputato M5S – una nota della Direzione generale per il Patrimonio naturalistico del Ministero della Transizione ecologica ha fotografato lo stato dell’iter per la realizzazione del Parco, mettendo in rilevo i ritardi delle Regioni e dei Comuni che bloccano il progetto e minacciano lo sviluppo di una vasta area al confine tra Molise e Campania.
Ritengo quindi fondamentale mettere a colloquio tutte le parti coinvolte, ascoltandone le perplessità con il solo scopo di sciogliere tutti i dubbi. Poi, però, sarà fondamentale giungere ad una soluzione che sia concreta e immediata, perché il territorio non può più attendere. Insomma, le Regioni Molise e Campania ma anche tutti i Comuni che ancora non forniscono osservazioni sulla perimetrazione, devono ora chiarire la propria posizione per rispetto delle comunità che amministrano.
Da parte del ministero – conclude Antonio Federico – c’è la volontà di lavorare ad ogni iniziativa che possa condurre quanto prima al dialogo e ad una soluzione condivisa, ma Regioni ed enti locali devono rendersi disponibili al confronto”.
C.C.
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