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PETRELLA TIFERNINA – Vaccini per autisti scuolabus, accompagnatori e personale mensa scolastica. La proposta di Alessandro Amoroso.
Il Sindaco di Petrella Tifernina ha scritto al Ministro della Sanità Roberto Speranza e al Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Generale Francesco Paolo Figliuolo. La richiesta è quella di ampliare la platea dei beneficiari del vaccino nell’ambito della categoria “personale scolastico e universitario, docente e non docente”, includendo autisti scuolabus, accompagnatori e personale addetto alle mense interne.
La proposta ha trovato immediato accoglimento fra molti sindaci molisani e in 102, 66 della provincia di Campobasso e 36 della provincia di Isernia, hanno scelto di sottoscrivere il documento. Tra questo anche il sindaco di Venafro Alfredo Ricci.
“Escludere questi lavoratori dalla campagna vaccinale – si legge nel documento – è una scelta illogica che merita adeguata attenzione e pronto intervento”.
“Trovo questa una scelta illogica, a tratti paradossale – ha affermato Alessandro Amoroso – Escludere queste categorie di lavoratori del comparto scuola dal piano vaccinale è un vero e proprio controsenso. Sono lavoratori che trascorrono molto tempo con gli studenti e con essi condividono spazi spesso ridotti, come ad esempio quelli dei mezzi di trasporto; inoltre, com’è noto, i bambini al di sotto dei sei anni e i disabili non hanno l’obbligo di indossare la mascherina il che, evidentemente, rappresenta un aumento di rischio per queste categorie professionali”.
Una criticità evidenziata anche a livello nazionale, infatti risultano molte le istanze pervenute agli organi decisori da parte di amministratori locali o rappresentanze sindacali; il nodo da sciogliere sembrerebbe legato a ragioni burocratiche poiché gli autisti degli scuolabus, come anche gli accompagnatori o gli addetti mensa, sono figure professionali inquadrate in modo non univoco.
“Spesso non rientrano fra gli ‘operatori scolastici’ – spiega il Sindaco di Petrella Tifernina – perché questi servizi sono affidati a soggetti terzi, esterni all’ente; ciò capita frequentemente soprattutto nei piccoli Comuni ma non può assolutamente rappresentare una giustificazione valida alla loro esclusione”.
L’invito, quindi, è quello di superare ogni impedimento di forma e ragionare in termini di sostanza:
“Gli addetti alle mense interne – purché operativi in modo esclusivo e stabile – gli autisti degli scuolabus e gli accompagnatori rientrano a pieno titolo nella categoria degli operatori scolastici, anche se sulla carta hanno un contratto di lavoro che li qualifica diversamente. Ciò che conta è il ruolo operativo che svolgono a servizio della scuola e degli studenti, sono fisicamente presenti e non è giusto farli fuori senza una valida ragione”.
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