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CAMPOBASSO – Fuori Michele Marone, assessore esterno in quota Lega, dentro Filomena Calenda, undicesima firma di una mozione di sfiducia che avrebbe potuto dare a Toma seri grattacapi in vista della sua discussione e votazione da qui a 15 giorni.
Colpo di scena incredibile in questo Consiglio regionale, via l’undicesimo voto e quindi la mozione resta con i suoi 10 voti, che se votata, non porterebbe alcun frutto avendo sul fronte contrapposto uguali consensi rimanendo quindi incenerita fra i tanti colpi di teatro di palazzo D’Aimmo.
Calenda, una delle più agguerrite contro Toma, l’Asrem, la sanità locale e quant’altro, fino a poche ore fa, la consigliera che invocava le dimissioni di tutti, ringrazia il Governatore per la fiducia ripostale, atteggiamento su cui non abbiamo alcuna voglia di giudizio ma che evidentemente, se questo è il risultato, puntava solo ad alzare la posta in palio.
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