TAVOLO COVID – Sono 6.757 i vaccinati in Molise, a giorni in arrivo nuovo personale per la profilassi

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CAMPOBASSO – Tavolo Covid, tanti gli argomenti affrontati.

Dallo stato di attuazione del Piano vaccinale in regione, al flusso di approvvigionamento delle dosi alla luce delle annunciate riduzioni di consegne a livello nazionale da parte di Pfizer, alla situazione della piana di Venafro e rischi per i malati Covid.

La riunione svoltasi presso la Presidenza del Consiglio regionale è stata presieduta dal vice  Presidente del Consiglio regionale, Filomena Calenda. L’occasione è valsa tra l’altro ai consiglieri regionali per avere informazioni  sulla situazione della gestione dell’emergenza Covid in Molise da parte del Presidente della Regione, Donato Toma, quale autorità sanitaria e di protezione civile, dal Commissario per il rientro dal debito sanitario, Angelo Giustini, dal Direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano e dal Direttore del IV Dipartimento della Regione e Direttore della Protezione civile, Manuel  Brasiello.

Dagli interventi dei vari interlocutori è emerso che ad oggi sono stati vaccinati 6757 tra personale sanitario e ospiti di RSA e case di riposo. Per come è stata svolta la campagna vaccinale, rispetto alle varie precauzioni poste in essere, pur in presenza di una riduzione del flusso di approvvigionamento nazionale per la contrazione delle consegne delle dosi da parte della Pfizer, è garantito per ciascun soggetto vaccinato il numero necessario di dosi del richiamo. Nelle prossime ore o giorni sono in previsione ulteriori arrivi di fiale da Moderna e dalla Pfizer, il loro impiego, basato sul protocollo messo a punto dal Piano vaccinale nazionale, avverrà con la medesima precauzione per assicurare a ciascun soggetto vaccinato la seconda somministrazione.

Entro fine mese dovrebbe poi giungere in Molise un primo contingente di personale sanitario da parte della struttura Commissariale Covid per sostenere le operazioni vaccinali. Asrem e struttura Commissariale per il rientro dal deficit sanitario hanno confermato la buona collaborazione avvenuta in questa prima fase di attuazione del piano vaccinale in regione. Il Presidente Toma ha poi dato notizia di aver portato all’attenzione dei tavoli istituzionali nazionali le richieste avanzate da varie categorie (medici, farmacisti e giornalisti ecc.) per il loro inserimento nella prima parte della campagna vaccinale. Lo stesso Presidente ha confermato che nella pomeriggio di oggi la Conferenza delle Regioni dovrebbe occuparsi della valutazione dell’espressione dell’intesa istituzionale al Piano pandemico nazionale, che contiene, tra le altre cose, elementi per la gestione dei vaccini antinfluenzali e per quello anti Covid.

Per quanto concerne i cluster dei reparti di chirurgia e di medicina dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso, gli stessi sono in via di spegnimento. Per le problematiche dei Cup è stato riferito come le varie disfunzioni registrate nelle scorse settimane siano riconducibili alle problematiche causate dall’applicazione di un nuovo software gestionale che, però, ora è pienamente operativo e vede l’utilizzo di app specifiche in disponibilità dei medici di base che possono procedere direttamente alle prenotazioni di esami e quant’altro necessario. Sul punto si sono riscontrate delle difficoltà di accesso che le strutture tecniche competenti stanno opportunamente attenzionando, per affiancare anche i medici di base stessi nell’espletamento dei vari passaggi operativi previsti dal nuovo software per le loro attività.

La nuova struttura informatica ha comunque permesso di risolvere una serie di citicità rispetto alla “pulizia” delle liste di attesa (eliminando doppioni e imprecisioni) e di porre dei correttivi finalizzati a consentire operazioni fino ad oggi non rese possibili online. Per quanto concerne il trasporto dei dializzati dell’area di Agnone, avvenuto fino ad oggi tramite autisti dell’Asrem, il servizio è stato interrotto, creando una condizione di parità con nel resto del territorio regionale, per una serie di motivazioni tra cui la mancanza di personale e la previsione normativa di un contributo da assegnare a ciascun malato per le spese di trasporto sostenute.

Ad ogni modo sia l’Asrem che la struttura  Commissariale si sono dette disponibili a verificare soluzioni che non creino danni ai soggetti interessati. Per quanto riguarda gli indici “rt” regionali, e i 21 parametri che li determinano, è stato evidenziato che alcuni di questi sono relativi al totale dei posti di terapia intensiva, Covid e no Covid, e a quelli dell’area medica disponibili sia nelle strutture pubbliche che in quelle private. Come pure, visto il numero degli abitanti della regione, la creazione di un cluster determina l’immediato innalzamento di alcuni indici di rischio, mentre lo spegnimento di un focolaio, ne determina il repentino abbassamento. Proprio per questi motivi i parametri che regolano il rischio, è stato evidenziato dagli interlocutori istituzionali, sono diversi e valutati in un tempo abbastanza congruo. I quattro interlocutori istituzionali hanno fornito risposte a domande specifiche rivolte sui temi trattati da parte dello stesso Presidente Calenda e dai Consiglieri Fanelli, Greco, Nola, Manzo e Primiani.

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