MANOVRA 2021 – On. Federico (M5S): “Attenzione al Sud: lavoro ai giovani aiuti alle famiglie”

Antonio Federico
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CAMPOBASSO –  Misure di sostegno a famiglie imprese e giovani indirizzate soprattutto al Sud d’Italia.

L’on. Federico del M5S commenta una manovra da circa 40 miliardi adottata dallo Stato nella cornice del Documento programmatico 2021-2023 approvata qualche giorno fa.

“È una manovra da 40 miliardi che introdurrà diverse novità fiscali che andranno inquadrate nell’ambito del Documento programmatico di bilancio 2021-2023, approvato il 17 ottobre scorso e già inviato alla Commissione europea. – dice l’on. Antonio Federico – Tornando alle misure. La Manovra stanzia quasi sei miliardi di euro per mettere a regime la fiscalità di vantaggio per le imprese del Mezzogiorno, che possono così continuare a godere di uno sgravio del 30 per cento dei contributi per tutti i loro dipendenti e per i nuovi assunti. Si potrà approfittare di questo vantaggio, oltre che in Molise, anche in Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Umbria, Sicilia e Sardegna.

Per i giovani, dal prossimo anno scatta la decontribuzione al 100 per cento per le aziende che assumono lavoratori under 35 in tutta Italia: misura valida per tre anni. Allo stesso tempo, espandiamo gli aiuti alle famiglie con l’introduzione, da luglio del 2021, dell’assegno unico familiare, destinato sia ai lavoratori dipendenti che alle partite iva. La misura accorpa gli assegni familiari e gli altri bonus in un’unica soluzione che dovrebbe prevedere una quota fissa e una variabile in base alla composizione del nucleo familiare e all’Isee.
Inoltre il Bilancio 2021 non prevede alcuna nuova tassa. Al contrario finanziamo la messa a regime del taglio del cuneo fiscale entrato in vigore lo scorso luglio e che prevede un aumento in busta paga fino a 100 euro per i redditi fino a 40.000 euro.

Non solo. Una spinta all’occupazione può e deve arrivare agevolando i meccanismi di uscita dei lavoratori più anziani attraverso la proroga di ‘Opzione donna’, il rinnovo di ‘Ape Sociale’ e l’ampliamento della platea del contratto di espansione, grazie alla riduzione dei criteri dimensionali di accesso per le imprese, da 1.000 a 500 dipendenti. Importante l’impegno a rafforzare la rete di protezione per i settori che stanno maggiormente risentendo dell’impatto economico del Coronavirus, come il turismo, la ristorazione, i trasporti. In questo senso quattro miliardi di euro saranno destinati a un Fondo per il sostegno di queste attività, mentre con altri cinque miliardi finanziamo la proroga della Cassa integrazione Covid per le aziende che faticano a ripartire.
Il pacchetto di interventi prevede anche quattro miliardi aggiuntivi per la sanità, con cui aumentare le indennità di medici e infermieri, e per confermare il personale Covid per il 2021.

Sul tema, inoltre, ritengo importanti le parole del premier Giuseppe Conte che ha ricordato come “i soldi del Mes sono dei prestiti: se li prendessimo saremmo costretti a restituirli aumentando le tasse o tagliando i servizi”. Tornando alla Manovra. Previsti oltre un miliardo di euro ai Comuni per potenziare i servizi essenziali come il trasporto o i servizi sociali, 1,6 miliardi per l’internazionalizzazione e l’export delle imprese che puntano sul Made in Italy e altre risorse per la scuola con l’obiettivo di abolire le classi pollaio e assumere nuovi insegnanti di sostegno. Sono proposte accompagnate da altre decisioni importanti. Mi riferisco allo stop delle cartelle esattoriali, deciso con un decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, decisione che va incontro alle richieste arrivate soprattutto dalle piccole e medie imprese oltre che da tanti cittadini in difficoltà. Insomma, niente cartelle, sia vecchie che nuove, né pignoramenti.

Il provvedimento, infatti, dispone la proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti degli agenti della riscossione. Inoltre, per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle accumulate, è stato previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviarne la notifica.  Infine il Governo intende prorogare il Superbonus al 110%, una misura già valida per i lavori avviati dopo l’1 luglio 2020 e per quelli che saranno avviati per tutto il 2021. Nel Documento programmatico di bilancio, che contiene la griglia dei principali interventi della Manovra, c’è la proroga dell’ecobonus, del bonus facciate e del bonus verde, mentre la proroga del Superbonus arriverà con il Recovery Fund. Perché parliamo di una misura decisiva per far ripartire l’economia tutelando l’ambiente, quindi è fondamentale che abbia un orizzonte pluriennale.

In definitiva, come dicevo la Manovra prepara il terreno alle risorse Recovery Fund: un’opportunità storica per l’Italia; il Parlamento ha ora il dovere di approfondire queste proposte e cercare di migliorarle, superando le divisioni politiche e tenendo bene a mente le reali esigenze del Paese. E come diciamo da anni, senza lasciare indietro nessuno.”

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