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CAMPOBASSO – Misura cautelare coercitiva emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale di Campobasso consistente nel divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di un soggetto gravato da precedenti penali.
Tanto eseguito dalla Squadra mobile della Polizia di Stato di Campobasso in ordine a gravi atti persecutori posti in essere dall’indagato ai danni di una giovane donna, precedentemente legata allo stesso da una relazione sentimentale poi interrotta.
“Più specificamente – come puntualizza una nota della Procura di Campobasso – in una pericolosa escalation l’indagato, spinto dalla gelosia, molestava reiteratamente la donna con continui messaggi minatori ed ingiuriosi, controllandone i contatti e gli spostamenti, costringendola a salire a bordo della sua auto, percuotendola e sottraendole con violenza il cellullare.
Il Gip condivideva la qualificazione giuridica dei fatti reato contestati: dagli atti persecutor!, alle lesioni, alia violenza privata continuata, culminati in un episodic di rapina, riconoscendo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico delPindagato, la cui condotta aveva ingenerato nella vittima un grave stato di paura ed ansia derivante dalle violenze fisiche e psicologiche subite.
La vicenda in questione rappresenta una tipologia/delittuosa sempre piii frequente negli ultimi anni ed il cui contrasto capillare – tra gli obiettivi di questa Procura – e doveroso e necessario anche akfine di prevenire piii gravi reati.”
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