Insorge “Città nuova”: Venafro terra di nessuno

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VENAFROParallelamente al progetto finanziato dal Mibact “Prospettive – Il Patrimonio Culturale del Molise”, l’associazione venafrana “Città Nuova” ha incontrato il presidente della regione Molise Donato Toma, il vice presidente e assessore al turismo Vincenzo Cotugno e il sindaco di Venafro Alfredo Ricci, lamentando adempienze in merito ad alcune questioni fondamentali.

Sanità, ambiente e infrastrutture sono i tre pilastri su cui – secondo Città Nuova – bisogna incentrare l’attività politica della Piana di Venafro e sulle quali si attendono risposte.

“Ciò che resta del glorioso ospedale civile di Venafro – afferma Città Nuova in un documento consegnato al presidente della regione Donato Toma – sta per essere cancellato: non sono stati rispettati gli impegni assunti con il Comune e con il Comitato “Ss. Rosario” con il DCA n. 27 del 2016 che, prevedendo la “riconversione” del nosocomio, garantiva una serie di servizi ed attività che non sono mai stati attivati. Si tratta dell’ RSA, del centro per l’Azheimer, della riabilitazione intensiva, di tutte le attività ambulatoriali, del punto di primo intervento. Si sta smantellando persino il centro di diabetologia.

Il Parco Regionale Agricolo Storico dell’Olivo di Venafro – continuano – unico Parco Regionale del Molise, è stato abbandonato a se stesso, senza i fondi regionali dovuti e senza alcuna considerazione da parte della Regione pur essendo un ente subregionale. Mancano le azioni di supporto e di promozione, nemmeno dopo che si è ottenuto, nel 2018, l’inserimento nel Registro Nazionale dei Paesaggi Storico-rurali del Ministero per le Politiche agricole, prestigioso riconoscimento che consentirebbe di presentare la candidatura per l’iscrizione al Programma Internazionale GIAHS della FAO per la tutela dei paesaggi e dei sistemi rurali di interesse globale.

Gli impegni assunti dal Presidente della Regione in un incontro con una delegazione della nostra associazione – concludono – tenutosi nel gennaio scorso, sulle iniziative da mettere in campo per la realizzazione della cosiddetta “Bretella di Ceppagna” sono stati completamente disattesi. Così come nessuna seria risposta concreta è stata data alla popolazione sulle numerose e gravi questioni legate all’inquinamento ambientale nella Piana di Venafro.

Una lamentela non indifferente, insomma, da parte di “Città Nuova” e una critica non indifferente nei confronti dell’amministrazione per la città di Venafro, a loro detta “città di nessuno”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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