REGIONE – Terzo settore e prima infanzia, Bandi per circa 3,5 milioni di euro

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CAMPOBASSO – Terzo settore e servizi educativi per la prima infanzia, Bandi per circa 3,5 milioni di euro.

L’annuncio su tanto è stato dato dal presidente Toma e dall’assessore Marone nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio nella sala del Parlamentino della Giunta regionale di via Genova.

Quindi due Avvisi pubblici illustrati dal presidente della Giunta regionale.

“Il primo interessa il Terzo settore e, nello specifico, riguarda gli Accordi di programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di Organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale e Fondazioni di terzo settore iscritte all’anagrafe delle Onlus.

Per l’attuazione degli interventi a favore delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni di promozione sociale si prevede l’utilizzo delle somme assegnate alla Regione Molise dal Ministero del lavoro, pari a euro 650.172,00 per l’anno 2019; euro 507.182,00, attribuite per l’anno 2020 ed euro 494.530, quali  risorse aggiuntive per l’anno 2020, stanziate per fronteggiare l’emergenza da COVID-19. A queste ultime possono  accedere anche le Fondazioni del Terzo settore. In tutto, le risorse ammontano  a euro 1.651,884.

Il finanziamento massimo per singolo progetto è di euro 25.000,00 ( venticinquemila), al quale può aggiungersi il cofinanziamento da parte dei soggetti proponenti.

L’Avviso in questione rappresenta anche un riconoscimento per il ruolo importante che gli Enti di Terzo settore hanno svolto durante l’emergenza da COVID-10, in particolare nell’assistenza a domicilio delle fasce maggiormente esposte a rischio di esclusione e di emarginazione (anziani e disabili), garantendo, unitamente alla Protezione civile regionale,  la fornitura di farmaci, dispositivi di protezione individuali e generi di prima necessità.

La diffusione di nuove forme di povertà (disoccupati di lungo periodo, lavoratori espulsi anzitempo dal circuito lavorativo, anziani con trattamenti pensionistici al minimo, genitori single con figli, ragazze madri, disabili senza adeguato sostegno familiare e migranti), oltre alle questioni legate alla pandemia, impongono uno sforzo impegnativo per tutti gli attori istituzionali e del privato sociale.

La sfida che attende gli Enti di Terzo settore è principalmente quella di attivare, o meglio rafforzare, un processo di interlocuzione con le istituzioni e i privati per contribuire, all’interno della programmazione regionale già esistente (Fondi comunitari, Aree di crisi complessa e semplice, Piano sociale regionale e riordino del Sistema sanitario regionale), ad attivare processi concreti e virtuosi per affrontare e contribuire, per quanto possibile, a rimuovere le criticità collegate ad una eccessiva autoreferenzialità delle singole associazioni, con difficoltà a proporsi con progetti in forma associata e in rete con gli Enti locali e con altri soggetti pubblici.

Voglio sottolineare come  la Regione Molise riconosca la partecipazione attiva, anche in termini di coprogettazione partecipata degli Enti di Terzo settore, attraverso l’erogazione di finanziamenti mirati alla realizzazione di specifiche progettualità: tirocini per l’inclusione attiva dei disabili, gestione dei Centri socio educativi per disabili, Servizio emergenza territoriale 118, gestione iniziative finalizzate all’integrazione dei migranti.

In questo Avviso trovano spazio quasi tutti gli obiettivi generali e le aree prioritarie di interventi definite negli atti di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, oltre che nella programmazione regionale. E’ evidente che le scelte operative non possono prescindere dalle risorse economiche effettivamente disponibili. In tal senso, abbiamo dato, e stiamo dando priorità, ad alcune misure per rispondere a fabbisogni rilevanti espressi dal territorio:

– porre fine ad ogni forma di povertà;

– promuovere un’agricoltura sostenibile;

– assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;

– fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti;

– raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiora forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze;

– incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti;

– ridurre le ineguaglianze;

– garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo;

– promuovere azioni, a tutti i livelli per combattere gli effetti del cambiamento climatico”.

Secondo Bando

“Il secondo Avviso, rivolto ai Comuni molisani per il finanziamento e l’ attivazione di servizi educativi per la prima infanzia,

Anno educativo 2020-2021.

Intendiamo rafforzare i servizi socio-educativi per la prima infanzia rivolti alla fascia di età ricompresa tra zero e 36 mesi, attraverso il finanziamento di progetti specifici promossi dai Comuni molisani in forma singola o associata.

I Comuni sono invitati a presentare uno o più progetti da realizzare sul proprio territorio comunale; possono candidarsi anche i Comuni associati attraverso convenzioni, accordi o intese, con individuazione del Comune capofila che agirà in nome e per conto degli altri Comuni aderenti.

I Comuni molisani con meno di 2000 (duemila) abitanti, in ragione del calo demografico e del generale basso tasso di natalità, potranno attivare uno solo dei servizi previsti nell’Avviso con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di beneficiari ed evitare l’interruzione delle attività in corso d’anno, come purtroppo successo in passato.

I destinatari finali dell’Avviso sono i bambini in età compresa tra zero e 36 mesi  e le loro famiglie, in particolare le donne che hanno difficoltà a conciliare il tempo lavorativo e/o di ricerca del lavoro con il tempo da dedicare alla cura del proprio bambino.

I servizi  potranno essere realizzati dai seguenti soggetti:

a) scuole pubbliche e scuole private paritarie;

b) soggetti privati del c.d. “Terzo settore”, imprese sociali (cooperative sociali, ONLUS, Associazioni di Promozione Sociale, Associazioni di Volontariato, ) con esperienza documentata di due anni, negli ultimi cinque anni, nella gestione di servizi socio-educativi per la prima infanzia,

c) soggetti privati (ditte individuali, s.r.l., s.n.c., s.p.a, ecc.) con esperienza documentata di almeno due anni, negli ultimi cinque anni, nella gestione di servizi socio-educativi per la prima infanzia

Gli interventi  previsti nell’ Avviso  sono  finanziati per un importo complessivo pari ad euro 1.774 .406,66.

Per ogni progetto presentato dai Comuni molisani sarà concesso un finanziamento non superiore ad euro 35.000,00, proporzionato al numero di bambini frequentanti e alla durata giornaliera del servizio (numero di ore/ giorni alla settimana).

Si va da un minimo di euro 15.000,00 con 5 bambini per 5 ore al giorno, fino ad un  massimo di euro 35.000,00 per le sezioni con 20 bambini per 9 ore al giorno.

Il contributo per l’anno educativo 2020/2021 è stato incrementato in ragione dei maggiori oneri  che la gestione dei servizi comporta per gli obblighi legati all’emergenza da COVID-19 (sanificazione, dispositivi di protezione individuali, detergenti).

I servizi devono essere garantiti per cinque giorni a settimana.

La Regione Molise finanzierà i progetti, che dovranno concludersi entro il 31 agosto 2021, fino ad esaurimento delle risorse a disposizione per l’anno educativo 2020-2021. Sulla base dei progetti approvati, ci riserviamo la facoltà di prevedere  risorse aggiuntive per l’eventuale scorrimento della graduatoria.

Le risorse messe in campo con i due Avvisi  –  che ripeto saranno in pubblicazione giovedì sul BURM e sul sito della Regione Molise – sono pari a euro 3.426.290.

Fin qui le cifre e gli obiettivi degli Avvisi, che non possono essere disgiunti da una valutazione politica  che  si sostanzia nell’attenzione che il  Governo regionale ha nei confronti delle Politiche sociali e nelle misure che mette in campo per sostenerle.

Un’azione sinergica  che coinvolge l’Esecutivo, l’Assessorato alle Politiche sociali e la struttura regionale.

Mi sia consentito rivolgere un ringraziamento all’assessore Marone che, in pochi mesi, è riuscito ad entrare negli ingranaggi della macchina amministrativa e a farla funzionare bene, ma anche ai dirigenti e ai funzionari che svolgono i rispettivi incarichi con efficienza ed efficacia.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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