ISERNIA – Il ricordo dei bombardamenti

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ISERNIA – I cittadini ricordano con dolore i bombardamenti del 10 settembre del 1943.

Oggi il ricordo della tragedia. La solennità della manifestazione è stata sottolineata dal rintocco delle campane delle 10:23, orario del bombardamento. Subito dopo il Vescovo Camillo Cibotti ha celebrato la messa in onore dei caduti.
Al termine della funzione un piccolo corteo ha raggiunto Piazza X Settembre, e il Prefetto e il Sindaco hanno deposto una corona dinanzi al monumento ai Caduti.

Abbandonare la città, lasciare le case, allontanarsi dalle strade, fuggire nelle campagne, questi furono gli impulsi che dominarono l’animo e la mente degli isernini terrorizzati, non appena finì il bombardamento in quel tragico mattino del 10 settembre 1943. Ma qualcuno pensò anche alle vittime, fra la disperazione e i pianti dei familiari, in attesa dei primi soccorsi che giunsero solo nella tarda serata del 12 settembre, dopo altri due bombardamenti.
I morti furono alcune centinaia: quasi certamente 638, come attesta un documento da pochi giorni venuto alla luce.

Le parole di Vittorio, che all’epoca aveva soltanto sette anni:
“Fu tutto distrutto. Poi, con il post-terremoto, non si è capito più nulla. Numerosi i morti e immani i danni, tutti fummo costretti a recarci presso i paesi limitrofi.”

Le parole, inoltre, del Sindaco D’Apollonio: “La cerimonia di oggi serve a ravvivare il ricordo di tutto ciò che ho appena riassunto, affinché nessuno dimentichi gli orrori della guerra e perché ognuno di noi si senta partecipe del dolore che colpì la nostra città e ne conservi la memoria.
Siamo qui per rendere il doveroso omaggio ai nostri caduti.
Per far sì che il loro sacrificio non sia stato vano, bisogna perseguire la cultura della pace quale obiettivo primario nell’educazione e nella formazione dei giovani; sensibilizzando le nuove generazioni alla difesa del bene della vita e delle relazioni tra gli uomini, contro ogni logica di violenza e di morte.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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