CAMPOBASSO – Nella legge elettorale della Regione Molise non c’è più l’istituto della surroga.
Con i voti della maggioranza compatta e quelli dei Cinque stelle e i due no di Fanelli e Facciolla è passato un emendamento che cancella la surroga dei primi dei non eletti (Scarabeo, Matteo Tedeschi e Nico Roamgnuolo) a coloro che vengono chiamati in Giunta che quindi da oggi in avanti saranno assessori e consiglieri. Un’operazione chirurgica portata a termine da Toma a cui hanno fatto sponda “felice” il M5S, violentemente da un punto di vista dialettico contestata soprattutto da Facciolla a seguire da Iorio e Fanelli, Cantano vittoria sia il Governatore e soprattutto i Cinque stelle in un pomeriggio in cui tra l’altro arriva la notizia che va ancora di più a suffragare la scelta dell’aula del Tar che respinge il ricorso di Tedeschi e Scarabeo fissando l’udienza al 13 maggio. Scarabeo sottolinea a fine giornata.
“Non essendo stata ravvisata un’urgenza tale da legittimare una imminente sospensione, la trattazione della fase cautelare è stata differita in sede collegiale per il prossimo 13 maggio anche ai fini di un maggiore approfondimento delle complesse questioni trattate. In breve: tutto rinviato alla fase cautelare collegiale per il prossimo 13 maggio. Non cediamo di un millimetro”
Intanto è continuata la discussione su alcuni punti del Bilancio di previsione 2020 – 2022, approvati 10 articoli che regolamentano alcune alienazioni di beni regionali la proroga dei commissari delle Comunità montane che come ha riferito Toma saranno rimodellate quali ambiti montani formati da 4 5 paesi e quindi sindaci con attribuzioni di competenze di programmazione territoriale, ed altro. Si riprenderà domattina.
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