VENAFRO – Un flash mob particolare, consuetudine tanto in voga nel periodo di covid 19 che costringe a casa.
In effetti da balconi, finestre, portoni di casa, terrazzi e giardini di Venafro in tanti nel pomeriggio canteranno in coro “Sciogliam di lode un cantico, o popol venafrano…”, lo storico ed amatissimo Inno popolare in onore dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria perché intercedano per la fine delle paure ed il ripristino della piena serenità in tutti.
E’ quanto attueranno in punto alle h 16,00 di quest’oggi da balconi, finestre, terrazzi e giardini di casa i venafrani di ogni età, sesso, cultura ed estrazione sociale, aderendo all’invito del Guardiano e Custode di Basilica di San Nicandro e Convento dei Frati Minori Cappuccini, Fr. Cosimo Vicedomini. Il religioso irradierà musica e versi dell’Inno dal Convento Francescano perché i venafrani aderiscano all’iniziativa unendosi col canto dell’Inno popolare alla preghiera e quindi all’intercessione dei Santi Martiri.
Per quanti risiedono fuori Venafro e intendono cantare l’Inno, scritto da Raffaele Atella e musicato nel 1881 da Domenico Criscuolo, questi i versi: “Sciogliam di lode un cantico/ o popol venafrano, / a’ prodi Eroi magninimi/ Nicandro, Marciano/ E a Lei che di vittoria/ la palma riportò ;/ e a Lei che forte intrepida/ lo sposo pareggiò. / Ben tra gli astri o incliti, / regnate in su l’Empiro/ ove drizzaste fervidi/ i passi ed il desiro. / Deh! Ci reggete impavidi/ sani di mente e cor,/ di mente e cor,/ finché di Dio la gloria/ per Voi godrem,/ godremo ancor !/”.
Tonino Atella
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