Ma quante cose si imparano online? Le ricerche più frequenti degli italiani sul web

Ma quante cose si imparano online Le ricerche più frequenti degli italiani sul web
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Il trend delle ricerche annuali: un modo per capire le principali tendenze

Ma quante cose si imparano online Le ricerche più frequenti degli italiani sul web

Appena c’è una nuova notizia, un trend particolare, un evento degno di attenzione, un prodotto innovativo sul mercato, subito le persone affollano il web, alla ricerca di informazioni utili a riguardo, che siano esse diffuse attraverso i social network, i blog, i portali di informazione oppure le testate specializzate.

Si tratta di comportamenti che, vista l’ampia diffusione del web a livello nazionale e mondiale in primis, rappresentano una spia importante rispetto a tendenze sociali e comportamenti collettivi.

Non a caso le parole più cercate del web, in determinati periodi di riferimento, sono costante oggetto di studi, ricerche e analisi, anche specificatamente di mercato.

Ad esempio, basta guardare la lista delle parole più cercate dagli italiani nel 2019 secondo i Google Trends per capire come al centro dell’attenzione collettiva ci siano stati in particolare personaggi famosi scomparsi in quell’anno (come Luke Perry e Nadia Toffa) ma anche eventi politici (le elezioni europee), così come questioni di interesse comune (si veda la voce “governo”.) Non manca una ricerca di notizie su tematiche connesse all’intrattenimento, da “Mia Martini”, a seguito della fiction sulla vita della cantante, fino a Mahmood (vincitore del Festival di SanRemo, appunto nel 2019) e “Thanos”, ovvero il cattivo del film Avengers:Endgame.

Aggiornando la statistica dei Google Trends a questi primi mesi del 2020, si nota come gli attuali trend in voga risentano molto delle ultimissime notizie nonché dei fatti di cronaca, di spettacolo e di costume. Tra le parole più cercate su Google a fine febbraio, ne spiccano infatti alcune, come:

  • Pandemia
  • Influenza Suina
  • Governo
  • Buon Martedì Grasso
  • Il Segreto

Quando la conoscenza passa dalle opinioni: i settori più rilevanti, dal turismo al social trading

Volendo entrare più nello specifico in alcuni dei settori più richiesti dagli utenti italiani di Google e della Rete in generale, ce ne sono certi che, nonostante le notizie dell’ultim’ora, non conoscono crisi o che comunque destano curiosità, riflettendo talvolta i comparti dominanti dell’e-commerce nazionale.

Si pensi ad esempio ai viaggi, con le impennate di ricerca rispetto a query come “sito per condividere i viaggi in auto”.

Del resto il turismo conta una spesa di 10,8 miliardi di euro sul totale degli acquisti online nel 2019, e molte volte gli utenti ricorrono, oltre che ai motori di ricerca, anche ai portali di comparazione e ai siti che ospitano recensioni di alloggi, strutture e compagnie di trasporto, nonché a blog di informazione turistica regionale e nazionale.

Un altro esempio importante è quello del social trading, che, nel caso di alcuni operatori leader nel settore, conta milioni di utenti, con prospettive di crescita negli anni.

Si tratta, rispetto al comparto dei viaggi, di un’attività che necessita di informazioni particolarmente settorializzate, ma che desta curiosità negli utenti, considerati i numerosi articoli di quotidiani – anche nazionali – a riguardo e tenendo conto dell’impennata del 170% delle ricerche, ad esempio, per la società eToro, di cui opinioni e recensioni vengono condivise ogni giorno in rete.

Tutto ciò a dimostrazione che la condivisione è un fattore importante di divulgazione, sia per venire a conoscenza di nuove possibilità e servizi della tecnologia, sia per informarsi su acquisti, prodotti, e quant’altro.

Tra l’impatto delle fonti telematiche e l’attenzione ai pericoli del web: un compromesso possibile

Non sempre però il web fornisce informazioni utili e imparziali, e, come attestano anche le  numerose iniziative di sensibilizzazione a riguardo, molte volte è bene difendersi dai potenziali pericoli della Rete, specialmente quando ad accedere sono i minori.

Tra i rischi di Internet, oltre a quelli più dannosi e comunemente noti quali il cyberbullismo, c’è, appunto, anche quello delle notizie o delle informazioni false oppure non attendibili, che possono spaziare dalle recensioni fake alle fake news, particolarmente diffuse tramite i principali social network per effetto degli strumenti di condivisione.

Non sempre, si sa, è facile per gli utenti destreggiarsi tra l’infinità di notizie e informazioni prodotte e diffuse dal web, ma va anche detto che la verifica delle fonti è sempre più al centro dell’interesse degli operatori addetti alle varie attività, come nel caso dell’accordo tra Wikipedia e Internet Archive.

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