CORONAVIRUS – Tribunale di Isernia, Camera Penale: “Delibera inadeguata, così non si previene il contagio”

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ISERNIA – “Il Consiglio Direttivo della Camera Penale, riunitosi in via straordinaria per l’emergenza del cd. “Coronavirus”,  – fa sapere – che prende atto dell’attuale situazione in ordine alla diffusione del virus sull’intero territorio Nazionale, Molise compreso, e delle misure adottate dal del Tribunale di Isernia di sospendere le udienze ordinarie (fatte salve le urgenze) almeno per una settimana, in attesa di attuare misure più adeguate a scongiurare la diffusione del virus“.

La delibera con la richiesta di rinvio udienze penali.

In una nota, il consiglio direttivo spiega che “rilevato che con delibera n. 490 del 3 marzo 2020, la Conferenza Permanente del Tribunale di Isernia, a parziale modifica della precedente posizione, ha deliberato che le udienze civili e penali in cui risulta che alla data del 1 marzo 2020 le parti o i loro difensori sono residenti o hanno sede nei Comuni di cui al DPCM del 1.3.2020 sono rinviate di ufficio a data successiva al 31 marzo 2020 salvo le urgenze; ritenuto che anche la suddetta delibera appare inadeguata in quanto non garantisce, ne potrebbe farlo, una effettiva prevenzione sulla diffusione del contagio nell’ambito dell’intero Palazzo di Giustizia Pentro;

La maggiore esposizione al contagio è la vicinanza di più persone nel medesimo ambiente così come succede durante le udienze, specie, penali che per legge sono pubbliche, pertanto, non è il caso di attendere che la situazione presso il Tribunale di Isernia diventi di analoghe proporzioni, posto che le misure qui assunte, pur se apprezzabili, non sono comunque idonee a scongiurare contagi;

In attesa di conoscere l’effettiva evoluzione della attuale situazione, – conclude la nota del Consiglio – si invita il Sig. Presidente del Tribunale di Isernia ad estendere il rinvio delle udienze penali a tutti i processi, non urgenti, i cui difensori ne facciano richiesta, anche a mezzo pec, dando il consenso alla sospensione dei termini di prescrizione per l’intero periodo, a tutela della propria incolumità e dei propri assistiti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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