POZZILLI – Unilever, terminato il corteo: occhi puntati al tavolo in Regione

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POZZILLI – Terminato il grande corteo dei lavoratori Unilever che stamattina hanno manifestato sulla Statale 85 Venafrana.

Gli operai, spalleggiati da numerosi sindaci, colleghi, studenti e cittadini sono tornati davanti ai cancelli dello stabilimento. Qui si sono susseguiti diversi interventi di sindacalisti, sindaci e politici.

Il consigliere regionale capogruppo del Pd Micaela Fanelli ha invitato i lavoratori a non mollare: “Insieme ce la faremo”. Il 6 febbraio Fanelli prenderà parte all’incontro al Mise per discutere della vertenza con il sottosegretario Alessia Morani.

Sul palco è poi salito il sindaco di Venafro e presidente della provincia Alfredo Ricci il quale ha ribadito la vicinanza delle istituzioni. E’ una lotta del territorio non solo dei lavoratori della Unilever.

I sindacati uniti hanno annunciato che lo sciopero proseguirà, in attesa di ciò che dirà stasera la multinazionale davanti al governo regionale.

L’attenzione si sposta dunque ora tutta al tavolo di confronto in programma alle 18 in Regione.

La Uil Molise ha tenuto a rimarcare come sia sì in atto una battaglia per Unilever, ma nche “per svegliare le coscienze. Un’intera comunità in cammino, questa mattina a Pozzilli. Lavoratori e autorità amministrative locali, studenti e pensionati, militanti sindacali e operatori della comunicazione. Perché difendere l’insediamento, in questo territorio, di questa storica e solida fabbrica è certamente interesse di chi ci lavora e di chi lavora nell’indotto. Ma è anche l’obiettivo di tutti coloro che qui abitano, che sanno bene che quando una fabbrica chiude c’è solo qualche ammortizzatore locale e c’è la sopravvivenza a fatica delle famiglie, la fuga dei giovani, la disperazione”.

Ma “con la manifestazione non si vuole solo tenere alta l’attenzione rispetto agli incontri romani, non si punta solo a richiamare l’azienda al suo dovere di chiarezza e alla sua responsabilità sociale. Si vuole anche evidenziare quanto sia necessario avere un’idea, un progetto di sviluppo economico e obiettivi chiari per l’occupazione, per la creazione di ricchezza attraverso le attività manifatturiere e per la salvaguardia della coesione sociale. Da questo impegno di elaborazione e impostazione di una seria politica a favore del Molise e delle sue genti nessuno si può chiamare fuori, né il sindacato né le altre forze sociali, né i governanti molisani né l’opposizione in consiglio regionale, nemmeno le generazioni più giovani con gli operatori della cultura e della comunicazione”.

Dunque, “se oggi per l’Unilever siamo in molti, ancora di più dovremo essere nei momenti di confronto e di coinvolgimento per il “Progetto Molise” che da tempo noi, e non soltanto noi per la verità, pretendiamo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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