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ISERNIA – E’ “emergenza” al Pronto Soccorso. Proprio così. I sanitari sono stati costretti a dichiarare “lo stato di agitazione sotto egida sindacale“.
Ad annunciarlo i sindacati Aroi, Anao, Cgil e Fvm. Una protesta partita dall’ospedale Veneziale di Isernia ed estesa a tutta l’Asrem.
I cambiamenti negli anni con chiusure di unità operative, hanno fatto sì che i Pronto Soccorsi diventassero delle realtà in cui l’intensità di cura del paziente e senza dubbio sub intensiva e a tratti anche intensiva. Monitoraggi e manovre di cardioversione elettrica, osservazioni che durano giorni, gestione tracheostomie, trasfusioni, isolamento pazienti infetti, ventilazioni con pressione positiva, trombolisi, ect.
Quindi, i disagi nella gestione dell’utenza sono sempre più grandi. Manca personale, mancano i posti letto. Il personale è costretto a trattenere i pazienti per giorni nel reparto e curarli, non avendo una organizzazione per la degenza.
È una situazione in cui i lavoratori del Pronto Soccorso non sono più disposti a tirare sulla loro pelle una coperta sempre più corta, ma ora si attendono una risposta forte. Questo per il bene diretto dei lavoratori ma senza dubbio alcuno per il bene diretto del cittadino che rischia oggi di essere servito da persone stanche demotivate o in numero insufficiente nonostante la buonissima volontà degli operatori in servizio.
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