POZZILLI – Nubi sempre più minacciose sull’Unilever di Pozzilli. Nonostante le “smentite” e le rassicurazioni, lo stabilimento è a rischio.
La stampa lombarda ha riferito chiaramente dello spostamento di alcune produzioni dal Molise a Casalpusterlengo. Come noto, poi, la multinazionale ha stipulato accordi nell’ambito di Industria 4.0 per gli altri tre siti produttivi presenti in Italia, con esclusione di Pozzilli. Questo un altro campanello d’allarme che ha convinto il presidente del Consorzio industriale e sindaco di Pozzilli Stefania Passarelli a chiedere l’intervento deciso della Regione Molise con il governatore Donato Toma.
In sostanza sono quasi 500 i posti di lavoro a rischio, tra diretti e indotto. Un bagno di sangue che determinerebbe la morte del territorio.
Insomma, occorrerà fare ogni sforzo per convincere Unilever a mantenere operativo e a regime lo stabilimento di Pozzilli. I sindacati sono preoccupati, così come il Consorzio industriale. Il futuro di una delle aziende più prestigiose e grandi dell’area industriale è quindi appeso a un filo.
Dai social Stefania Passarelli ha affermato che “Unilever dovrà sconfessare con i fatti e documenti le dichiarazioni rilasciate in questi giorni. Hanno usato termine “delocalizzazione” lasciando intendere che non delocalizzavano in altri stati, in altre regioni si. Pensare di spostare alcune funzioni produttive di Unilever Molise a Casalpusterlengo significa voler decretare la fine dell’azienda di Pozzilli. Il Presidente della Regione dovrà aiutarci in questa triste storia”.
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