REGIONE – Passa mozione Romagnuolo, per il post sisma possibili assunzioni di personale tecnico a tempo determinato

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CAMPOBASSO –  Post sisma agosto 2018, manca un commissario e la gestione della ricostruzione pesante, disponibili circa 10 milioni di euro, non può essere attuata.

Se n’è parlato in Consiglio regionale e il problema è stato sollevato soprattutto dai Cinque stelle a cui però la questione è stata subito riconsegnata. Il Commissario manca, è stato osservato in sintesi dai banchi della maggioranza perché a Roma c’è la volontà probabilmente nei Ministeri competenti a guida M5S e Piddi di portare in Molise un Commissario esterno scartando l’ipotesi come sempre accade in questi casi di investire della carica il Governatore della Regione.

Comunque l’approvazione di una mozione della consigliera Aida Romagnuolo dà la spinta ad un primo passo che è quello di impegnare il presidente Toma ad autorizzare con il suo esecutivo la dotazione di personale tecnico negli Uffici comunali di quelle Comunità interessate dal sisma in maniera da accelerare il lavoro di valutazione dei progetti verifiche controlli e quant’altro.

“Sono molto felice e mi sento molto vicina ai cittadini di Palata, Acquaviva Collecroce, Montemitro, Guglionesi, San Felice del Molise, Montecilfone, Tavenna, San Martino in Pensilis, Larino, Montorio nei Frentani e Montefalcone nel Sannio, – ha detto Aida Romagnuolo – perchè in Consiglio Regionale con l’approvazione all’unanimità della mia mozione, siamo riusciti ad aprire uno spiraglio di fiducia nella popolazione dopo il sisma del 16 Agosto 2018. Si aprirà una speranza non solo per gli uffici tecnici che si sono trovati improvvisamente nella più totale criticità dovuta alle continue scosse sismiche, ma anche perhè abbiamo impegnato il Presidente Toma, ed è questa la novità, ad adottare tutte le iniziative atte a garantire la possibilità di assumere, con contratti di lavoro a tempo determinato, unità di personale tecnico da destinare allo svolgimento delle attività connesse alla ricostruzione nei territori dei Comuni della provincia di Campobasso e anche ai ventuno Comuni colpiti dal sisma del 16.08.2018, al fine di evitare il blocco delle procedure degli uffici Tecnici con ripercussioni sia sulla attività ordinaria, sia su quella straordinaria, nonché sulla collettività. In particolare, – ha continuato Romagnuolo – gli Uffici Tecnici e i C.O.C. hanno dovuto gestire la prima emergenza, lavoro che si protrarrà almeno fino all’anno 2021.

Oggi, – ha proseguito Romagnuolo – a distanza di oltre un anno e mezzo dall’evento, i problemi già evidenziati dai diversi Uffici Tecnici comunali si sono ulteriormente acuiti con le istruttorie e gli iter procedurali delle attività connesse ai C.A.S., con gli interventi di pronto ripristino sul patrimonio edilizio privato e con le continue richieste di dati da parte della Struttura Commissariale Regionale da espletare in tempi brevi. Tali adempimenti, – ha concluso Romagnuolo – che all’inizio sembravano sostenibili, si sono invece rivelati impegnativi a causa dell’esiguo personale tecnico a disposizione dei Comuni, già gravato dalle numerose attività ordinarie.”

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