CAMPOBASSO – Tassa per la raccolta dei rifiuti, dal 1° gennaio 2020 in arrivo nuova stangata

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CAMPOBASSO – Tassa sui rifiuti: ancora rincari per l’utenza del capoluogo regionale a partire dal 1° gennaio 2020.  E sull’argomento è stato scontro in aula soprattutto tra Pd, Battista e Trivisonno, e l’assessore pentastellato Cretella.

E l’assessore al Bilancio del Comune di Campobasso, Giuseppina Panichella, ha illustrato in aula consiliare, durante il Consiglio Comunale di questa mattina, il funzionamento, a partire dal 1 gennaio 2020, della nuova Tassa sui Rifiuti che sarà calcolata secondo criteri di semplicità e trasparenza per fornire maggiore chiarezza ai contribuenti e renderla più omogenea fra i vari Comuni italiani.

“A stabilirlo è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che lo scorso 31 ottobre ha varato il metodo tariffario servizio integrato di gestione dei rifiuti – ha dichiarato in Aula consiliare l’assessore Panichella – stabilendo una metodologia unica, sul modello di quanto fatto in questi anni nel settore idrico, per fissare i parametri di individuazione dei costi efficienti e gli obblighi di trasparenza nella definizione della TARI.

In sostanza, – ha specificato Panichella –  l’imposta sarà calcolata sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti e smaltiti in relazione ai costi di servizio. Inoltre, eventuali variazioni tariffarie dal 2020 in poi dovranno essere giustificate solo in presenza di miglioramenti di qualità del servizio o per l’attivazione di servizi aggiuntivi per i cittadini. Aumenti arbitrari e ingiustificati delle tariffe non saranno legittimi. Infine, i gestori dovranno rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti introducendo la Carta della Qualità del servizio smaltimento rifiuti e i documenti per la riscossione della TARI.

Le tariffe, subiranno un aumento tecnico in questo senso previsto per riallineamento dall’ARERA, prevedibilmente dal 2% al 4% circa, a scaglioni. La nuova TARI dovrà necessariamente tenere conto di alcune variabili e nel bollettino di pagamento dovranno comparire le varie voci che compongono la tassa comunale e che vanno dalla raccolta e trasporto dei rifiuti, alla pulizia delle strade comunali, alla gestione tariffaria e allo smaltimento di rifiuti speciali.”

Dal 2020, quindi, ci sarà maggiore trasparenza e chiarezza su quanto ogni residente dovrà pagare al proprio Comune per lo smaltimento dei rifiuti e la pulizia degli spazi comuni.

Nel dettaglio, i servizi regolati dal nuovo metodo tariffario sono: spazzamento e lavaggio strade; raccolta e trasporto; trattamento e recupero dei rifiuti urbani; trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani; Gestione tariffe e dei rapporti con gli utenti.

“Il cittadino, insomma, sarà messo al corrente di quanto paga per ogni singola voce nel Comune di appartenenza e quanto l’Amministrazione spende per gestire il servizio. – ha detto in conclusione l’assessore al Bilancio – Resteranno escluse dalla TARI alcune voci, come la raccolta, trasporto e smaltimento amianto da utenze domestiche; la derattizzazione; la disinfestazione zanzare; lo spazzamento e sgombero della neve; la cancellazione scritte vandaliche; la defissione di manifesti abusivi; la gestione dei servizi igienici pubblici; la gestione del verde pubblico; la manutenzione delle fontane.”

Sarà introdotta la Carta della Qualità, un documento per migliorare la trasparenza del settore nei confronti dei contribuenti. Si tratta di un documento che ogni Comune dovrà obbligatoriamente pubblicare e trasmettere al consumatore affinché sia informato su come vengono calcolati i costi della TARI e come vengono utilizzati dall’ente comunale per lo svolgimento del servizio. Non solo. La Carta della Qualità dovrà contenere anche le informazioni che portano al calcolo della tassa, i documenti per la riscossione, le singole voci di addebito, le modalità di pagamento, le informazioni per effettuare reclami o chiedere chiarimenti, i recapiti del responsabile del procedimento e la possibilità di esprimere giudizi sulla qualità del servizio offerto”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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