CAMPOBASSO – L’Alta formazione UniMol si arricchisce di un nuovo percorso: Master I livello in “BIM & H-BIM – Un ecosistema per la gestione del progetto, del costruito e dell’ambiente fisico.
Università, territorio, rivoluzione digitale, mondo delle professioni, progettazione di opere di architettura e ingegneria civile, manutenzione e gestione del patrimonio costruito, incluso quello storico e archeologico, sono gli aspetti collanti e gli elementi convergenti e condivisi che hanno messo insieme, in un percorso comune, l’UniMol, gli Ordini degli Ingegneri delle Province di Campobasso ed Isernia, gli Ordini degli Architetti delle Province di Campobasso ed Isernia, i Collegi dei Geometri di Campobasso ed Isernia e l’Ordine dei Geologi della regione Molise.
Un’idea progettuale che ha preso forma e certezza lo scorso mese di luglio con la sottoscrizione dell’Accordo Quadro, firmato negli uffici del rettorato, per la progettazione, organizzazione e realizzazione di corsi di aggiornamento e alta formazione.
Ora il passo successivo con l’istituzione del Master Universitario di I livello in “BIM & H-BIM – Un ecosistema per la gestione del progetto, del costruito e dell’ambiente fisico”; il percorso di alta formazione che parte sin da subito, già nell’anno accademico 2019-2020, con un valore aggiunto significativo e di importante spessore scientifico: la collaborazione con ITC-CNR, l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione (ITC), struttura scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) che opera principalmente nel settore dell’ingegneria civile e la partnership con alcuni tra i più rilevanti players del settore quali Harpaceas, Acca Software, Geomax.
Il Master I livello in “BIM & H-BIM – Un ecosistema per la gestione del progetto, del costruito e dell’ambiente fisico” si prefigge, infatti, l’obiettivo di fornire gli strumenti concettuali e operativi per operare in maniera consapevole e competente nei contesti attinenti ai processi di digitalizzazione dell’ingegneria civile, dell’architettura e delle opere infrastrutturali.
Come? Attraverso un processo formativo fortemente interdisciplinare e capace di offrire un quadro approfondito delle opportunità offerte dal mondo del lavoro a valle della rivoluzione digitale rappresentata dall’introduzione del Building Information Modeling (BIM) nel mondo delle costruzioni. L’offerta formativa è, infatti, orientata in maniera integrata e differenziata a diversi profili professionali operanti tanto nei diversi settori impegnati nella progettazione di opere di architettura e ingegneria civile quanto nella manutenzione e gestione del patrimonio costruito, incluso quello storico e archeologico.
Il professionista in uscita sarà dunque una figura pronto e altamente qualificato per gestire e governare strumenti e procedure innovative per la realizzazione di un progetto BIM utilizzando conoscenze e competenze tali da garantire dinamicità ed efficacia per l’aggiornamento della documentazione tecnica operativa di commessa, per la produzione di elaborati o modelli secondo precisi standard e procedure. Sarà in grado di proporsi sul mercato del lavoro come figura di riferimento all’interno di enti pubblici e privati e all’interno di aziende per l’implementazione di processi digitali innovativi e di strategie BIM.
Ampio l’orizzonte delle opportunità e degli sbocchi occupazionali, dall’attività di libera professione all’impiego nell’ambito delle imprese di costruzioni civili, di restauro di beni architettonici e archeologici; dalle società immobiliari e società di gestione di patrimoni immobiliari, agli enti certificatori e associazioni di categoria, studi professionali e società di architettura e ingegneria.
La domanda per l’immatricolazione scade il 16 dicembre 2019.
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