
ISERNIA – Il centro di senologia di Isernia, pare, magari a breve, non dovrebbe terminare la sua attività chirurgica. E’ quanto ha asserito in aula durante la seduta del Consiglio regionale il governatore Toma.
Gli interventi programmati e almeno fino alla riconfigurazione tecnico amministrativa e organizzativa del nuovo Pos, il centro al Veneziale di Isernia può continuare a operare come in passato. Una “mancia” per il momento in attesa del conto che potrebbe arrivare entro la primavera prossima quando dovranno essere rimodulati evidentemente tutti i servizi alla luce di quanto hanno osservato i Commissari presenti in Molise e la formulazione del Pos.
Il tutto ovviamente contrariamente a quanto aveva scritto il direttore generale facente funzioni Lucchetti e Toma ripetuto sempre in aula martedì scorso quando aveva asserito che il reparto di senologia riconosciuto con le funzioni cura e chirurgia non è mai esistito e che quindi alcune prestazioni passavano al Cardarelli di Campobasso.
Un centro, invece, quello di Isernia che stando alla sua storia e non ad altro, lavora da circa 20 con lusinghieri risultati e ottime attrezzature e professionalità che però secondo le nuove normative costituirebbe un doppione rispetto a quello di Campobasso secondo la quota di uno ogni 250 mila abitanti. Quindi in piedi deve rimanere o quello di Campobasso o quello di Isernia. E’ stato deciso Campobasso ma per ora senologia a Isernia dovrebbe continuare nella sua piena operativa dalla cura alla definizione chirurgica.
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