TRASPORTI TRENITALIA – La Regione Molise ha un debito di circa 24 milioni di euro. I Cinque stelle suggeriscono di cambiare gestore

DISSERVIZI TRENITALIA - La Regione Molise ha un debito di circa 24 milioni di euro. I Cinque stelle suggeriscono di cambiare gestore
mama caffè bar venafro
Smaltimenti Sud
La Molisana Natale plastica
Boschi e giardini di Emanuele Grande
stampa digitale pubblicità black&barry venafro

CAMPOBASSO – Trasporto pubblico su ferro, un buco nero quasi uguale a quello della sanità.

Debiti di circa 24 milioni di euro verso Trenitalia con ripercussioni immaginabili che ricadono negativamente sui servizi, sui mezzi di trasporto, sulle politiche di ammodernamento della linea ferroviaria e quant0 altro legato al rapporto con la società di Stato che ovviamente non ha un occhio di riguardo in quanto paga male e in ritardo. E queste in condizioni, dicono i Cinque stelle, dove le colpe sono a metà o tutte da una parte visto che i problemi sul servizio ferrovia non si risolvono da anni, sarebbe meglio cambiare gestore.

C’è poi anche un retroscena come ha rivelato il consigliere Vittorio Nola, gli utenti molisani pagano per un tragitto di 190 chilometri fino a Roma e ritorno invece della distanza effettiva che sarebbe di circa 150 chilometri ovvero un 2,8% di tariffa sul biglietto. In questo caso la Regione potrebbe essere creditrice  di diverse migliaia di euro se venisse acclarato e condiviso tanto. E in questa direzione Nola ha presentato un odg in Consiglio da circa 6 mesi. Ecco comunque in sintesi quanto hanno riportato in conferenza stampa stamane i consiglieri Andrea Greco, Vittorio Nola, Fabio De Chirico, Valerio Fontana e Angelo Primiani.

“La Regione Molise ha un debito di 23,9 milioni di euro con Trenitalia. – denunciano i Consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle – Debito accumulato nel 2018 che comprende anche 1,7 milioni di euro di interessi di mora per ritardati pagamenti. Il servizio di trasporto ferroviario in Molise peggiora di giorno in giorno: le tratte che collegano Campobasso a Roma o a Napoli sono ormai una vera odissea e, nonostante le continue proteste e gli annunci pre elettorali, la situazione sembra stia letteralmente degenerando. Ma pare che, nonostante l’impegno contrattuale assunto con Trenitalia, la Regione non paghi alla società i corrispettivi dovuti per l’espletamento del servizio e non svolga le proprie funzioni ispettive sulla qualità delle prestazioni erogate.

Ecco dov’è la causa di un problema che tiene isolata la nostra regione, già martoriata sotto molti aspetti. Nonostante alla fine del 2016 il governo Renzi abbia dato il via libera al risanamento del debito di 90 milioni di euro che la Regione aveva accumulato nei confronti di Trenitalia attraverso l’utilizzo del Fondo di Sviluppo e Coesione, aprendo così la strada alla stipula del nuovo accordo contrattuale – spiegano i portavoce M5S – dal 2017 la Regione, invece di inaugurare una nuova stagione virtuosa, ha accumulato nuovi debiti. È bene spiegare che il debito è stato creato nel 2018, e che il presidente Toma e l’assessore Vincenzo Niro non potevano non sapere.

Infatti, il dirigente del Servizio Trasporti nel luglio del 2018, con una precisa nota, richiedeva al Servizio Bilancio uno stanziamento di oltre 16 milioni di euro per permettere il pagamento a Trenitalia delle prestazioni contrattualmente pattuite. In risposta, la maggioranza ha deciso di non decidere: non ha stanziato le risorse richieste e nemmeno ha avviato la procedura prescritta dalla legge per il riconoscimento del debito fuori bilancio. E qualora Toma volesse addossare la responsabilità alla precedente amministrazione, dovrà dirci se ha provveduto a segnalare alle autorità competenti eventuali irregolarità, perché è obbligato a farlo. Appare evidente, in una situazione come questa – dicono i pentastellati – che Trenitalia non sia ‘motivata’ a investire per migliorare i servizi, come previsto nel contratto: l’acquisto di nuovi treni, o il cosiddetto revamping (ristrutturazione), potrebbe risolvere molti problemi legati alle corse in ritardo, soppresse o ai convogli fatiscenti.

Vi chiederete come mai la Regione Molise continui ad accumulare debiti con Trenitalia. La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: perché non apposta in bilancio le risorse per coprire i relativi costi, utilizzando la quasi totalità delle risorse per il pagamento del trasporto pubblico su gomma, con i risultati che sono noti a tutti i pendolari molisani. Ebbene sì. Malgrado lo Stato garantisca annualmente trasferimenti per oltre 35 milioni di euro per il funzionamento del trasporto pubblico locale (ferro e gomma) – continuano i Consiglieri del gruppo M5S Molise – la Regione non copre la restante parte di sua competenza. E, forse consapevole di essere ‘dalla parte del torto’, la Regione non applica o non può applicare a Trenitalia le penali per disservizi previste nel contratto. Qui apriamo un altro capitolo: abbiamo notato che solo in data 6 settembre 2019, dopo un nostro accesso agli atti per poter visionare le contestazioni della Regione Molise a Trenitalia, l’ufficio competente si è affrettato a designare tre funzionari per effettuare controlli e richiami legati ai disservizi.

Ciò vuol dire che la Regione Molise, a distanza di oltre due anni dalla sottoscrizione del nuovo contratto, non aveva mai segnalato i disservizi e non aveva addirittura designato il personale che avrebbe dovuto effettuare controlli e segnalazioni. A tal proposito abbiamo chiesto con accesso agli atti se, nonostante l’assenza di un team addetto ai controlli, la Regione Molise abbia addebitato a Trenitalia le penali per disservizi. Ma su questo punto attendiamo ancora la documentazione per avere il quadro completo. Intanto sulle ‘tasche’ dei molisani grava un nuovo debito di 23 milioni di euro con Trenitalia, debito dovuto alle inefficienze politico-amministrative di questo e dei precedenti governi regionali. – affermano ancora i pentastellati – E dove troverà i soldi per le coperture il presidente Toma? Farà un nuovo mutuo? Aumenterà la pressione fiscale? Ridurrà le spese? Staremo a vedere. Noi intanto continuiamo a depositare proposte concrete che consentirebbero alla Regione Molise di evitare inutili sprechi e recuperare quattrini. Proposte che finora la maggioranza a guida Toma non ha mai voluto prendere in considerazione.

Quindi i cittadini molisani a chi devono attribuire le responsabilità di un modus operandi così discutibile? Ce lo dirà la Corte dei Conti – concludono i portavoce M5S – alla quale nei prossimi giorni invieremo un esposto per far luce sulla vicenda. Certo, questo triste capitolo andrà ad aggiungersi a operazioni contabili non corrette e a squilibri su partite di Bilancio del 2017/18 per un importo pari a 15 milioni di euro: altre pagine spiacevoli della gestione dei soldi dei molisani, che la Corte dei Conti ha già individuato questa estate.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Facebooktwittermail

Fascicolo Sanitario Elettronico »

Fascicolo Sanitario Elettronico

PUBBLICITA’ »

Colacem Sesto Campano
momà

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

Fascicolo Sanitario Elettronico »

Fascicolo Sanitario Elettronico

PUBBLICITA’ »

momà
Colacem Sesto Campano

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

aziende in molise »

fabrizio siravo assicurazioni
Agrifer Pozzilli
Esco Fiat Lux Scarabeo
Edilnuova Pozzilli
Bar il Centrale Venafro
error: