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CAMPOBASSO – Alla ripresa dei lavori consiliari intorno alle 17,00 non passa la mozione di sfiducia presentata da Aida Romagnuolo, dieci contro dieci e tutti a casa.
Il presidente del Consiglio regionale Micone chiude il Consiglio aggiornandolo alla settimana prossima.
Mazzuto almeno per quello che abbiamo capito sebbene abbia presentato le dimissioni formali naturalmente non politiche resta al suo posto. Farebbe testo la posizione del voto dell’aula. Il presidente Toma per il momento non ha dato dichiarazioni ma rimane in Giunta e non ci sarà alcuna modifica. A lui ogni decisione in tal senso e in questo momento per la verità non cerca bracci di ferro con la Lega e il Capitano Salvini di cui Mazzuto è uomo di fiducia in Molise.
Intanto nel dopo Consiglio si è creato un clima di tensione fuori dai cancelli di palazzo D’Aimmo, quasi da stadio. Ci siamo ricordati delle attese dei fine gare quando la tifoseria contesta gli arbitri per la loro cattiva condotta arbitrale in campo laddove sfogano la loro ira e rabbia avendolo più a diretto contatto. In queste occasioni si cercano vie di uscite secondarie non a portata di pubblico come ha cercato di fare l’assessore Mazzuto. Emilio Izzo cordinatore di L e D lavoro e dignita, ha ripetuto alla stampa presente dell'”inadeguatezza dell’operato dell’assessore Mazzuto e del Governo attuale regionale“, usando un tono e giudizi ancora più pesanti, chiedendo in sostanza chiarezza soprattutto su alcuni provvedimenti che tutelano la dignità minima di sussistenza previdenziale che spetta a molti lavoratoti senza alcun ombrello sociale dopo il fallimento di aziende pubbliche e private.
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