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CAMPOBASSO – “Sì all’Europa, per farla” è il forte appello per un’Europa che riscopra la sua vocazione popolare.
L’evento verrà presentato giovedì 16 maggio 2019 in Molise, alle ore 17.30 a Campobasso nella Sala conferenze dell’Incubatore Sociale in via Mons. Bologna,6, alle ore 21.00 a Termoli presso la Sala conferenze de “La Vida” in via dei Palissandri,8.
Presenterà il documento il professor Michele Rosboch, docente di storia del diritto all’Università degli Studi di Torino. Introdurrà i lavori Michele Cutolo, Vice Presidente Generale del Movimento Cristiano Lavoratori. Sono previsti, tra gli altri, i saluti di Stefano Calvano, referente regionale di “Esserci”, Antonio Chiatto, Presidente di MCL Molise. In rappresentata della Regione interverrà l’Assessore Regionale, Roberto Di Baggio.
Il documento è il frutto della collaborazione tra le due associazioni cattoliche, che porta la firma del presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, e del presidente Onorario dell’Associazione “Esserci”, Giancarlo Cesana.
All’Europa, infatti, sono legate speranze e preoccupazioni: speranze per un progetto che ha garantito oltre 70 anni di pace e di sviluppo; preoccupazioni per un’unità incompiuta e burocratizzata, dimentica delle sue radici. Come cristiani l’ideale europeo lo sentiamo totalmente consono alla nostra natura e alla nostra storia e non vogliamo rinunciarvi soprattutto per le opportunità di crescita, benessere e libertà che ha promosso e dovrà promuovere: diciamo sì all’Europa, nella consapevolezza che si deve continuare a farla e farla meglio.
In maniera chiara e puntuale, il Manifesto chiede di promuovere: “una concezione della cosa pubblica sussidiaria, capace di valorizzare il protagonismo della persona e il suo potenziamento attraverso le associazioni e gli altri corpi intermedi; un’attenzione alla famiglia come fondamentale fattore di stabilità personale e sociale; una politica che metta al centro il lavoro e il suo significato, con investimenti speciali per i giovani; una libertà di educare a partire dalle convinzioni e dai valori che sono consegnati da una ricchissima tradizione popolare; il rispetto dell’identità anche religiosa dei popoli, certi che questa è in grado di accogliere ed ospitare, con equilibrio e realismo; una ripresa del ruolo centrale dell’Europa nel mondo, attraverso una politica estera e di difesa comune; il rafforzamento delle competenze del Parlamento europeo”.
Il Manifesto è, in buona sostanza, un appello a non soccombere alle paure che avvolgono il futuro dell’Europa, ripartendo da un giudizio chiaro e da una proposta rivolta a tutti affinché, in un momento decisivo della storia europea, si possa riscoprire l’importanza di una presenza pubblica dei cattolici rilanciando un coinvolgimento ampio.
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