AMMINISTRATIVE – Sindaco di Campobasso, il Governatore aspetta il nome dal tavolo di centrodestra

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CAMPOBASSO – Amministrative a Campobasso, il Governatore Toma per il momento non si smarca troppo e mantiene la linearità e l’attendismo di una condotta politica che va dai partiti alla valutazione personale e alla sintesi intorno ad un nome candidato sindaco proprie di queste vigilie e che alla fine comunque dovrà rappresentare il volere collettivo senza lasciare musi lunghi e dissensi.

Insomma questa volta si punta ad un candidato che accontenti tutte le parti in causa e sia l’estratto di un coinvolgimento di partiti associazioni e liste che ormai si vanno già formando. Il presidente della Giunta regionale non porrà obblighi e veti anticipando tuttavia che non sarà aperta la porta del centrodestra ad alcun saltatore di quaglia. In concreto non condividerà alcun nome che già si è candidato con il centrodestra.

E’ evidente, come lo è stato sempre da decenni, che il sindaco di Campobasso rappresenta la locomotiva della politica regionale la città dove si raccolgono più voti per tutte le competizioni elettorali che esistono nell’area costituzionale, e quindi è altrettanto evidente che si cerca un uomo di propria fiducia che porti voti e consensi di marchio e che abbia, in aggiunta, le qualità e capacità per guidare una città capoluogo di regione che nei prossimi anni dovrà essere capofila di un cambiamento strutturale sociale e soprattutto logistico.

I nomi chi si affacciano sono quelli che riportano tutti: Di Niro (Acem), Rossella Gianfagna (dirigente scolastica) e poi altri che si allungano all’area moderata, Pilone (area cattolica)  Pascale della Lega etc.

Nel centrosinistra l’elezione di Facciolla a segretario del Pd rievoca la voglia di Primarie. Quest’ultimo vorrebbe la rottura con il passato e cerca volti nuovi che per ora non si sbilancia a tirare fuori. Mentre Battista l’uscente ha deciso di ripresentarsi così come Michele Durante oggi alla poltrona più alta di palazzo San Giorgio, che ha ottenuto un ottimo risultato al voto per la segreteria del Piddi.

Resta invece alla finestra Salvatore Colagiovanni che sfoglia la margherita. Centrodestra o centrosinistra. Annuncia di preparare una lista con una casacca color  laico socialista.

A Termoli potrebbe essere tutto fatto almeno per ora. Per il centrosinistra il sindaco uscente Sbrocca è ai nastri di partenza per la seconda volta.

Per il centrodestra dal tavolo politico dei partiti è venuto fuori il nome di Silvana Ciciola sindacalista donna molto impegnata nel sociale, nome sostenuto dal Fdi. Ma Antonio Di Brino non demorde, all’opposizione con la gestione Sbrocca si è dato molto da fare operando abbastanza bene. Per rafforzare meglio la sua candidatura deve mettere un po’ d’accordo evidentemente soltanto alcuni rappresentanti del suo gruppo.

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