CONTRATTO DI SVILUPPO MOLISE – Il Premier Conte “Il Governo su questo ci mette la faccia”

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CAMPOBASSO – Il Premier Conte stamane in Molise. Per presentare il Contratto istituzionale di sviluppo, un programma a vasto raggio studiato su misura, almeno sulla carta, dedicato ad alcune aree del sud per un investimento totale di circa 9 miliardi di euro.

Un arrivo in macchina il suo a Campobasso in piazza Prefettura in perfetto orario, ore 9,15 salutato dalla folla che ha lo ha atteso al centro della città acclamandolo come una star richiedendogli strette di mano e selfie, scena che si è poi ripetuta all’uscita dal palazzo di Governo dopo le ore 11,00. Un Conte in buona forma elegante come al solito, perfetto stile italiano vestito scuro con cravatta intonata e “taschino” bianco, sorridente, dal volto rassicurante e calibratamente sorridente con dosaggio  di parole e gesti attraverso una dovuta misura proprio come si conviene ad uomini di Governo. Il Presidente si è intrattenuto per un buon quarto d’ora in Piazza Prefettura prima di entrare nel Palazzo, con la gente sui marciapiedi e poi con il responsabile di un associazione di persone raggiungendo, poi, il salone dei ricevimenti del palazzo del Governo dove ad attenderlo c’erano i due Prefetti di Campobasso ed Isernia il presidente Toma, tutti i sindaci del Molise e altri rappresentanti delle istituzioni locali.

Prima di arrivare ad un breve approfondimento su quanto interesserà il Molise con il nuovo contratto di sviluppo che ricalca un po’ quello che qualche mese fa ha presentato in Capitanata e che andrà ad illustrare nel pomeriggio in Basilicata e poi in Sardegna dove lo attende un appuntamento bollente con i produttori del latte isolani da qualche giorno sul piede di guerra, ha voluto tuffarsi un po’ nella nostalgia della sua giovinezza in un passato non molto lontano. Ricordando di essere nato a Volturara un paese al confine tra Puglia e Molise dopo il ponte Tredici archi nella valle del Fortore, ha ripercorso i momenti dei suoi viaggi universitari verso Roma e quindi il transito sulla Fondovalle del Tappino per Campobasso che dice di conoscerla palmo a palmo e poi direzione Roma, da Isernia e Venafro, attraversando il Molise da est a ovest. Un itinerario naturale che ha ripetuto per anni e che gli ha consentito di osservare e conoscere una parte del territorio regionale facendogli accrescere familiarità verso il popolo molisano e consapevolezza delle sue criticità.

Il provvedimento di stamane è stato accelerato più che propiziato un pò anche da questo riavvolgimento  romantico dei ricordi e dall’approfondimento che ne ha fatto nel corso di questi mesi di sua governance al vertice del Consiglio dei ministri e dalle istanze che comunque arrivano dalla regione da cui la pressione è sempre al massimo per risolvere alcuni problemi non più rinviabili. Il Premier Conte ha chiesto collaborazione ha sollecitato la necessità di fare sistema e squadra tra gli enti locali l’obbligo di presentare progetti fattibili integrati e di interesse comune e il buon senso di coinvolgere il privato laddove quest’ultimo voglia concorrere per la causa pubblica. Le iniziative non sono calati dall’alto ma saranno valutati e concertati dai presidi locali che ci sono in regione tenendo presente la loro sostenibilità e proiezione della crescita e sviluppo.

“Il Governo vuole dare attenzione a questa terra ai suoi problemi. ha detto Conte – Le risorse messe in campo vanno ad aggiungersi a quelle già stanziate per piani progetti e opere ancora non finiti, è una sorta di Piano straordinario che per il Molise dovrà provvedere a mettere in sicurezza il territorio e realizzare infrastrutture. Ovviamente toccando tutti gli altri settori dall’artigianato all’ambiente al turismo con risorse che vanno a congiungersi con quelle già finanziate. Gli interventi saranno realizzati con il sostegno di Invitalia in  collaborazione con la Presidenza del Consiglio e gli altri Ministeri competenti. e attraverso un tavolo successivo dove idee e progetti presentati dalle Amministrazioni comunali verranno valutati in base non a criteri localistici ma alla loro cantierabilità e al loro valore aggiunto rispetto alle altre iniziative in corso. Per centrare gli obiettivi di un programma così straordinario è necessario che facciamo squadra sistema tra tuti gli enti interessati”.

Sulla parte del Governo aggiunge

“Il Governo ci deve mettere la faccia, so che ci tenete molto alla vostra terra ai vostri figli al loro futuro e al desiderio che rimangano qui. Dobbiamo lavorare chè quanto esposto possa costituire un elemento di ottimizzazione per le loro aspettative in maniera da poter rimanere qui in Molise e altro obiettivo è quello di far rientrare chi è andato via”

Sulle Politiche dell’Abruzzo e la caduta dei Cinque stelle è stato molto parsimonioso con le parole.

“Aspetteremo le valutazioni, il voto in Abruzzo è un dato molto chiaro, al Governo non succede nulla, andiamo avanti a governare”.

Sulle prossime nomine a Bankitalia e alla Consob su cui si invoca l’alternanza non si è sbilanciato dichiarando.

“Vedremo”

SEGUONO AGGIORNAMENTI…

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