VENAFRO – L’asilo degli orrori, le reazioni delle mamme: “Vergognatevi!”

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CRONACA – Maltrattamenti, violenza fisica e verbale, bambini costretti anche a picchiarsi fra di loro, questo è ciò che succedeva ai piccoli alunni di una scuola dell’infanzia di Venafro.

Grazie all’operazione “Lasciateli giocare”, è stato scoperto cosa accadeva ogni mattina quando le porte dell’aula si chiudevano e le vittime di 2 e 3 anni restavano in balìa delle due maestre, adesso sospese. Un’operazione iniziata dopo alcune denunce da parte dei genitori, i quali hanno iniziato a notare atteggiamenti particolari nei propri figli: qualcuno di loro è violento a casa, c’è chi piange prima dell’ingresso a scuola e chi prova a raccontare cosa è costretto a subire.

“Mio figlio venne a casa e mi disse che la maestra gli aveva dato uno schiaffo. – spiega un genitore – Ma tutto venne minimizzato, poi parlando con altri genitori abbiamo capito che non si trattava di casi isolati. Più di qualche bambino ha manifestato comportamenti anomali a casa, chi sputava a terra, chi manifestava violenza, c’era qualcosa di strano ma solo quando ci siamo confrontati abbiamo avuto modo di capire”.

Inspiegabili le immagini venute fuori dopo i 20 giorni di intercettazioni, irripetibili le parole delle due donne che invece avrebbero dovuto proteggere i bambini. Adesso sarà difficile per quei genitori recuperare la fiducia nelle istituzioni scolastiche, dover riaccompagnare di nuovo, ogni mattina, i propri figli in quella stessa scuola.

“Hanno insegnato a mio figlio a tirare calci, pugni, a sputare. Non sono questi gli insegnamenti che dovrebbero dare le maestre. – dice una mamma – Sono rimasta senza parole, adesso non ho più fiducia in nessuno in questa scuola”.

Fuori dall’asilo degli orrori, qualcuna chiede di “metterle in galera e buttare la chiave”, una reazione comprensibile per una mamma costretta a guardare ciò che il suo piccolo ha dovuto subire, senza poterlo proteggere.

“Le maestre e tutte le persone che sapevano, e non hanno detto niente, devono andare in galera. – urla qualcuna – Chi ha maltrattato i nostri bambini è un mostro, vergognatevi!”.

Di episodi come questo, purtroppo, se ne sente parlare quasi ogni giorno. Trovare una soluzione è difficile, c’è chi parla di videosorveglianza, chi di sedute psicologiche, di selezioni più approfondite nello scegliere le maestre. Al momento la sola certezza è che chi commette un reato del genere vada punito, anche per riscattare tutte le insegnanti che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con passione e dedizione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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