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CAMPOBASSO – Lascia tutti senza parole la notizia dei maltrattamenti subiti dai piccoli alunni di una scuola di Venafro.
Sull’argomento è intervenuta anche la consigliera regionale Filomena Calenda, la quale spiega che presto presenterà una proposta di legge per installare sistemi di videosorveglianza presso le strutture sensibili, come asili e case di riposo.
“Nel congratularmi con gli inquirenti e con le madri coraggio che hanno denunciato quanto accadeva ai propri figli, – scrive la Calenda – non posso che manifestare la mia vicinanza alle famiglie delle vittime di maltrattamenti e, al contempo, la mia preoccupazione per quanto accaduto. Questo evento testimonia quanto sia importante dotare di telecamere di videosorveglianza tutti quegli istituti che hanno a che fare con soggetti deboli quali bambini, anziani e disabili.
A tal proposito, così come già avvenuto in Regione Lombardia, nei mesi scorsi, grazie alla collaborazione con l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Luigi Mazzuto, abbiamo inserito nelle linee programmatiche regionali l’adozione di servizi di videosorveglianza in tali strutture.
Tale programmazione oggi si sta concretizzando attraverso una mia proposta di legge regionale che a breve presenterò in IV Commissione e che prevede proprio l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno di 142 strutture ‘sensibili’ quali asili, scuole materne e case di riposo e cura. Il progetto è quasi ultimato e il Presidente della Giunta Regionale, Donato Toma, da me contattato, ha più volte manifestato la volontà di rendere al più presto esecutivo tale provvedimento. Stiamo lavorando sulla parte della dotazione finanziaria e, in tal senso, abbiamo già interpellato gli Uffici regionali preposti.
Una volta che la proposta di legge sarà approvata sarà istituito un elenco pubblico, consultabile sul sito internet istituzionale della Regione Molise, in cui saranno indicate tutte le strutture, pubbliche e private, che aderiranno a tale progetto e si doteranno di avanzi sistemi di videosorveglianza. Subito dopo la presentazione del progetto ci occuperemo della seconda fase, ossia la concertazione con i sindacati di categoria.
Basta violenze negli asili e nelle case di riposo: oggi abbiamo tutti gli strumenti per prevenire un fenomeno così grave e debilitante per coloro che lo subiscono”.
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