VENAFRO – La quarta edizione del concerto natalizio del Tratturo a Venafro, firmata dall’associazione EtCetera in collaborazione con la Cooperativa Sociale ‘Il Geco’ e con i Frati Minori Cappuccini e patrocinata dal Comune, non ha tradito le aspettative e si è rivelata un successo.
La Basilica di San Nicandro, resa ancora più suggestiva da un sapiente gioco di luci che ha esaltato i chiaroscuri, si è gremita di un pubblico molto generoso. Nel corso del suo saluto introduttivo il presidente di EtCetera, Francesco Giampietri, ha rinnovato l’impegno dell’associazione sul piano della promozione culturale, sulle tracce della bellezza che è un valore non soltanto estetico ma anche morale.
Poi la scena è stata occupata dal Tratturo, la più nota e imitata etnoband molisana (composta da Mauro Gioielli, voce, Ivana Rufo, chitarre e voce, Lino Miniscalco, zampogna, ciaramella e flauti pastorali, Valerio Martino, tamburello ed organetto) che ha incantato il pubblico conducendolo in un vero e proprio viaggio emozionale nella grande tradizione del Natale italiano, dal Seicento alle pastorali moderne, alternando motivi e melodie riconducibili ora alla musica popolare ora all’arte sacra di personalità intellettuali quali padre Athanasius Kircher, il cui Antidotum tarantulae (1630) ha chiuso il concerto, e Sant’Alfonso de’ Liguori.
Una successione gioiosa di zampognate, ninne al Bambinello, novene, adorazioni e invocazioni ai Santi. Ogni brano è stato premesso da una breve introduzione fiabesca, un elemento di novità rispetto alle precedenti
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