
SANITÀ – Continua il botta e risposta tra le due consigliere regionali della Lega, Filomena Calenda e Aida Romagnuolo, circa il trasporto dializzati della provincia di Isernia.
Il giorno della Vigilia di Natale, l’Asrem aveva comunicato ai 27 pazienti del territorio pentro la sospensione del servizio di trasporto gratuito per i dializzati. Filomena Calenda aveva subito denunciato la situazione e si era attivata per cercare una soluzione. In attesa di un tavolo tecnico proprio con l’Asrem, previsto per domani 3 gennaio, si era fatta avanti la Croce Rossa di Isernia, nella figura del suo presidente Fabio Rea, che ha garantito il trasporto gratuito per nove pazienti non autosufficienti, dal 2 al 5 gennaio.
Poco dopo, il 31 dicembre, anche Aida Romagnuolo ha annunciato di aver trovato un accordo, insieme al consigliere Massimiliano Scarabeo, con l’associazione privata “Croce Azzurra” di Venafro. Tale accordo prevede il trasporto gratuito di tutti i pazienti della provincia, a tempo indeterminato.
La storia sembrerebbe dunque essere finita, invece è tornata a farsi avanti la Calenda. Secondo lei, infatti, il servizio non sarebbe affatto gratuito anzi esisterebbe una vera e propria convenzione tra la Croce Azzurra e la Regione Molise.
“In realtà, – scrive la consigliera – come documentato dalla stessa associazione, la quale mi ha inoltrato per conoscenza una mail, tra la Croce Azzurra e la Regione Molise è in atto una convenzione che prevede un finanziamento di innovazione sociale, pari a 29mila euro, per l’acquisto di un mezzo per il trasporto dei dializzati residenti nell’area di Venafro. La convenzione prevede anche il costo del servizio per un anno. Da tale accordo stipulato con l’associazione sono immediatamente evidenti due aspetti: il primo è che in realtà non si tratta di gratuità del servizi perché la Croce Azzurra riceve un cospicuo contributo per lo stesso; secondariamente si parla di area di Venafro ma non viene specificato quanti e quali dializzati saranno trasportati, considerati che gli stessi risiedono in diversi territori della provincia e per di più non tutti sono sottoposti a dialisi presso il nosocomio di Venafro, ma alcuni di loro devono raggiungere il presidio ospedaliero di Isernia”.
“Ma ciò che mi rende maggiormente perplessa – prosegue la Calenda – è il fatto che la convenzione, stipulata grazie a un bando a cui il sodalizio ha risposto, prevedeva già l’espletamento del servizio per un anno. Pertanto mi chiedo per quale motivo fino ad ora tale associazione non si è fatta avanti? Secondo la convenzione avrebbe già dovuto garantire tale servizio. Invece fino a oggi scena muta, mentre la sottoscritta tentava di trovare una soluzione, l’associazione in questione è rimasta in silenzio. Per quale motivo, inoltre, i due consiglieri regionali di maggioranza se sapevano di tale convenzione hanno taciuto nei giorni scorsi? Per di più uno di loro era già intervenuto in merito attraverso un comunicato stampa, nel quale di certo non aveva fatto riferimento a tale convenzione”.
“Infine mi chiedo: per quale motivo il giorno 24.12.2018 l’Asrem ha comunicato ai dializzati l’interruzione del servizio di trasporto se già era posta in essere tale convenzione? – conclude – E per quale motivo agli stessi è stato promesso il rimborso di un quinto del carburante senza fare riferimento a tale sodalizio che già avrebbe dovuto espletare il servizio? Basta giocare con la salute dei molisani. Per favore siamo seri!”.
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